Entro marzo, UE prevede la revisione della Legge Clima e 3 pacchetti Omnibus con le semplificazioni su norme sostenibilità e investimenti
Una raffica di provvedimenti sulle semplificazioni per rafforzare la competitività delle imprese europee. La revisione della Legge Clima, con la conferma dell’obiettivo intermedio al 2040 di riduzione delle emissioni fissato al -90%. Intervento che andrà a braccetto con il Clean Industrial Deal, il “Green Deal 2.0”. E ancora, digitalizzazione, finanza sostenibile, decarbonizzazione industriale.
Sono le principali iniziative legislative che la Commissione UE ha calendarizzato ufficialmente per il 2025. “I cittadini e le aziende hanno chiesto un’Unione Europea più semplice e snella. Questa tabella di marcia traccia il nostro percorso verso un’Europa più competitiva, resiliente e prospera”, ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
Vediamo in dettaglio quali sono gli interventi legislativi previsti e in quale trimestre dovrebbero essere presentati.
Revisione della Legge Clima e Clean Industrial Deal
Bruxelles ha confermato che la revisione della Legge Clima si farà in tempi brevi. Inizialmente previsto per febbraio, sembrava che questo passaggio cruciale fosse stato rinviato senza data complice la crescente insofferenza di molti paesi membri verso le normative sulla transizione ecologica.
La nuova Legge Clima sarà presentata entro il 1° trimestre 2025, quindi entro fine marzo. La Commissione ha specificato che l’elemento più importante – l’obiettivo intermedio, al 2040, di riduzione delle emissioni di gas serra – resterà -90%, come proposto nella scorsa legislatura e come suggerito dall’organismo consultivo scientifico dell’UE. La Legge sarà presentata insieme al Clean Industrial Deal.
“Il Clean Industrial Deal andrà di pari passo con un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040, da sancire nella nostra European Climate Law. In vista della riunione COP30 a Belem, in Brasile, a novembre 2025, esporremo la nostra visione globale sul clima e l’energia”, scrive la Commissione.
Semplificazioni, previsti 3 pacchetti Omnibus
Il cronoprogramma prevede 3 provvedimenti per la semplificazione normativa in vari ambiti, i “Pacchetti Omnibus”:
- il 1° Pacchetto Omnibus vedrà la luce entro marzo 2025 e riguarderà la normativa in materia di sostenibilità;
- il 2° ha la stessa tempistica e concerne le semplificazioni relative agli investimenti;
- il 3° arriverà entro giugno 2025 e introdurrà una nuova categoria di imprese, le “small mid-caps”, annunciata nelle scorse settimane, oltre a ridurre gli adempimenti cartacei.
“Le proposte Omnibus, adottate in fasi successive, affronteranno i settori prioritari segnalati dagli stakeholder e citati nel rapporto Draghi. Concentreranno gli sforzi per garantire coerenza, creare slancio e quindi massimizzare la semplificazione affrontando le conseguenze delle interazioni di diversi pezzi di legislazione. In particolare, la Commissione proporrà di razionalizzare e semplificare la rendicontazione sulla sostenibilità, la due diligence sulla sostenibilità e la tassonomia, e creerà una nuova categoria di small mid-caps con requisiti adattati. Altre misure faciliteranno l’attuazione del programma InvestEU e del Fondo europeo per gli investimenti strategici, anche semplificando la rendicontazione e stimolando gli investimenti”, specifica la Commissione.
L’obiettivo resta ridurre il carico amministrativo del 25%, e del 35% per le Pmi.
Semplificazioni e agricoltura
Altra iniziativa che l’esecutivo mette sotto il cappello “semplificazioni” riguarda la PAC, la politica agricola comune. Entro giugno 2025 arriverà il Common Agricultural Policy simplification package.
Sarà preceduto da una Visione per l’Agricoltura e il Cibo, che sarà presentata entro marzo 2025. Quest’ultima “garantirà un quadro stabile per gli agricoltori e delineerà una tabella di marcia per le principali proposte strategiche. La visione fornirà anche una prospettiva a lungo termine per gli operatori commerciali, tra cui agricoltori, pescatori, PMI e altri attori della filiera alimentare”.
Politiche energetiche: energia a basso costo e nucleare
Il caposaldo dell’azione legislativa in ambito energetico sarà il Clean Industrial Deal, un intervento non legislativo che arriverà entro marzo 2025 dove la Commissione raccoglierà le strategie che guideranno l’azione di policy.
Parte del contenuto del Clean Industrial Deal sarà calibrato per garantire energia a prezzi accessibili, uno dei pilastri della nuova Commissione UE. Non a caso, il Deal sarà affiancato da un piano d’azione sull’energia a prezzi accessibili: “Parallelamente, proporremo un piano d’azione per rendere l’energia più accessibile all’Europa, al fine di sostenere il Clean Industrial Deal”.
Altri interventi sulle politiche energetiche dell’Unione riguardano:
- misure a favore dell’integrazione energetica, per un’infrastruttura di rete aggiornata e digitalizzata, con particolare attenzione alla rete elettrica;
- metodi per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffreddamento;
- interventi per facilitare l’integrazione di cittadini e comunità come partecipanti chiave nella transizione energetica;
- una tabella di marcia per porre fine alle importazioni di energia dalla Russia;
- un programma sul nucleare, il 2025 Nuclear Illustrative Programme, e presenterà un piano strategico per l’Alleanza industriale europea sui piccoli reattori modulari (SMR) per supportarne l’accelerazione.