Centrare gli obiettivi dell’accordo sul clima richiede l’equivalente di 1 lockdown ogni 2 anni quanto a calo delle emissioni
Nuovi dati sulle emissioni 2020 e su cosa significa per il clima
(Rinnovabili.it) – I lockdown dovuti alla pandemia hanno fatto calare le emissioni globali del 7% nel 2020, cioè di 2,6 gigatonnellate (Gt) di CO2. Numeri che aiutano a comprendere quanto dovrebbe essere fissata in alto l’asticella dell’ambizione climatica. Infatti, sono necessari tagli di 1-2 Gt di CO2 all’anno per tutto questo decennio e oltre se vogliamo evitare di superare livelli di riscaldamento globale stabiliti con l’accordo di Parigi sul clima.
Quest’anno sarà quindi cruciale per il clima. Nel corso del 2021 si dovranno prendere delle decisioni politiche fondamentali sui piani di ripresa post Covid. Ed è proprio a questi piani e ai politici che li stanno elaborando che si rivolge l’articolo scientifico apparso su Nature Climate Change che ha calcolato i numeri appena citati.
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Secondo Corinne Le Quéré, prima firma dell’articolo, “abbiamo bisogno di un taglio delle emissioni di proporzioni simili a quelle di questo crollo ogni due anni, ma con metodi completamente diversi”. Lo studio punta lo sguardo sul grado di radicalità delle scelte che saremo chiamati a fare.
“Quando tutta l’infrastruttura per i combustibili fossili verrà nuovamente utilizzata, c’è il rischio di un forte rimbalzo delle emissioni nel 2021, come si è visto sulla scia della crisi finanziaria globale nel 2009”, spiega Glen Peters, direttore della ricerca presso l’istituto di ricerca norvegese sul clima CICERO e co-autore dell’articolo. Insomma, è il sistema a cui ci siamo affidati fino al 2019 che deve cambiare, altrimenti mancheremo l’obiettivo.
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Quanto bisogna correre? Lo studio ha il pregio di aver monitorato e messo a sistema gli andamenti delle emissioni di 71 paesi e 6 settori economici, sulla cui base si possono fare delle stime più accurate. Il tasso annuale di riduzione delle emissioni deve aumentare all’incirca dieci volte per i paesi ad alto reddito, rispetto ai valori pre-Covid di 160 milioni di tonnellate l’anno.