di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Aggiornare l’impegno delle città per il clima partendo dal Patto dei sindaci, per tenere in considerazione i nuovi obiettivi europei al 2030 e al 2050, e agli investimenti per il clima del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Questo il ragionamento principale che emerge dal convegno on-line ‘Le città verso la neutralità climatica’, organizzato dal Green city network, la rete promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile), in vista della quarta Conferenza nazionale delle green city in programma l’8 luglio.
Secondo il presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Edo Ronchi, “il Patto dei sindaci per il clima, un’esperienza che in Italia ha raccolto un’ampia adesione di ben 4.608 Comuni deve ora, però, essere aggiornato ai nuovi target europei del taglio del 55% delle emissioni al 2030 e della neutralità climatica al 2050”.
Le città – viene spiegato – possono “diventare protagoniste di un nuovo livello di iniziative locali che, riducendo le emissioni di gas serra, producono anche miglioramenti degli edifici, delle infrastrutture verdi, della mobilità urbana, delle attività produttive di beni e servizi, alimentando investimenti e nuova occupazione nelle città”.
Il Patto dei sindaci poneva infatti “obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra del 20% entro il 2020, e del 40% entro il 2030. Aggiornarlo sarà possibile, acquisendo le buone pratiche e le conoscenze cresciute in questi anni e utilizzando al meglio le risorse e le riforme messe a disposizione dal Pnrr che a livello locale potrebbe prevedere interventi per la decarbonizzazione delle imprese locali, misure per i trasporti arrivando ad una mobilità urbana più sostenibile, interventi per la riduzione dei gas serra nella gestione dei rifiuti, il rafforzamento delle infrastrutture verdi e delle misure di adattamento climatico”.