In linea con le determinazioni assunte dal Territorio del Nord Ovest della Sardegna il 7 dicembre a Nule, e in coerenza con quanto concordato il 3 marzo scorso a Villa Devoto, il Presidente Solinas, dopo aver inviato la lettera di sollecito al Presidente Draghi, oggi ha voluto incontrare istituzioni locali e parti sociali, sottoscrittrici del Protocollo del maggio 2011, direttamente coinvolte e parte attiva nel processo di rilancio e rivendicazione degli investimenti sulla Chimica Verde a Porto Torres.
Il presidente: “Porto Torres sede ideale di sviluppo di un’economia Green e Circolare”
In linea con le determinazioni assunte dal Territorio del Nord Ovest della Sardegna il 7 dicembre a Nule, e in coerenza con quanto concordato il 3 marzo scorso a Villa Devoto, il Presidente Solinas, dopo aver inviato la lettera di sollecito al Presidente Draghi, oggi ha voluto incontrare istituzioni locali e parti sociali, sottoscrittrici del Protocollo del maggio 2011, direttamente coinvolte e parte attiva nel processo di rilancio e rivendicazione degli investimenti sulla Chimica Verde a Porto Torres.
Assumere una posizione unitaria e condivisa ha rappresentato fin da subito la volontà del Presidente, volontà condivisa da tutte le parti coinvolte, che si sono dette convinte della assoluta necessità di farsi trovare pronte all’appuntamento che nel prossimo immediato futuro si realizzerà presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sono convinto, dice il Presidente Solinas, che l’area industriale di Sassari e Porto Torres abbia ancora oggi tutte le caratteristiche per diventare sede di sviluppo dell’economia green e circolare sulla quale si basa il rilancio del Paese, e che i tratti distintivi del Protocollo del 2011, validi allora, lo sono a maggior ragione oggi.
L’incontro, prosegue il Presidente, ha reso manifesta la diffusa consapevolezza che per rilanciare il progetto e gli investimenti, sia indispensabile avviare una nuova fase, partendo dall’imprescindibile presupposto che veda i futuri investimenti volti alla realizzazione di impianti su scala industriale, con produzioni di 90.000 – 120.000 tonnellate anno.
Questa stessa nuova fase deve prevedere investimenti in qualità e valore equivalenti a quelli indicati nel 2011, affinché sia recuperato il deficit economico e occupazionale che questi 11 anni hanno prodotto.
Per queste ragioni, in coerenza con quanto disposto dalla L.34 del 27 aprile 2020, l’accordo tra le parti dovrà assumere caratteristiche tali da essere stretto da vincoli legislativi e normativi che possano trasformare in esigibili gli impegni che saranno assunti.
La posizione unica e condivisa sarà rappresentata in un documento che il Presidente Solinas, anche relazionandosi con le Università Sarde, produrrà nei prossimi giorni. Un documento che con gli stessi attori dell’incontro odierno, sarà condiviso e se del caso integrato, nel corso di una prossima urgente riunione che si realizzerà nel breve tempo e che costituirà l’occasione ultima prima dell’attesa Convocazione da parte del Presidente del Consiglio Draghi.