Parte oggi il programma di massimizzazione dell'impiego della produzione termoelettrica a carbone in Italia. Terna pubblica la lista degli impianti rilevanti ai fini del Decreto Legge n.14 del 2022
(Rinnovabili.it) – Sette impianti tra centrali a carbone e a olio combustibile a cui si aggiungono altre 10 centrali a bioliquidi. Dalla “Grazia Deledda” di Portovesme, in Sardegna, all’ex SFIR Raffineria di Brindisi, in Puglia. Terna ha pubblicato in questi giorni la lista degli impianti potenzialmente interessati dal programma di massimizzazione. Di cosa si tratta? Di uno degli strumenti emergenziali inseriti dal Governo nel Decreto Legge n.14 del 2022 (Decreto Ucraina) e finalizzati a ridurre il consumo di gas naturale.
Il decreto assegnava all’operatore della rete nazionale la predisposizione di un programma di massimizzazione dell’impiego degli impianti termoelettrici; quelli, per la precisione, alimentati a combustibili diversi gas naturale. Un passaggio essenziale per riportare le centrali a carbone nazionali, in via di graduale dismissione prima dello scoppio della guerra, nuovamente al pieno delle proprie capacità “per il periodo stimato di durata dell’emergenza”.
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Terna ha quindi definito la data di avvio del programma di massimizzazione, ossia oggi, e ha pubblicato la prima lista contenente i sette impianti a carbone e ad olio combustibile sopra i 300 MW. I nomi sono ovviamente quelli noti: Brindisi Sud, Fiumesanto, Fusina, San Filippo Del Mela, Sulcis, Torrevaldaliga Nord e Monfalcone. A questi si aggiungono altre 12 centrali a bioliquidi sostenibili ritenute “rilevanti”: Acerra, Biogen Chivasso, Biopower Sardegna, Unigrà Conselice, Dister Cogenerazione, Guarcino, Iges, Sant’Andrea Energia Pulita, Sfir Raffineria di Brindisi, Everfalesia, Powerflor, Termoelettrica Tecnoparco Valbasento.
E a breve aggiunge Terna sarà pubblicato anche l’elenco degli impianti a bioliquidi “non rilevanti”
La nota di Terna arriva a valle della pubblicazione da parte dell’ARERA dei criteri per la formulazione delle offerte sul mercato elettrico e per la remunerazione degli impianti termoelettrici non alimentati a gas naturale. La delibera dell’Authority prevede anche che il gestore delle rete di trasmissione notifichi a ciascun utente del dispacciamento gli impianti interessati nella sua disponibilità, e renda noto il termine conclusivo del periodo di massimizzazione.