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Record 2023: mai così poche centrali a carbone hanno iniziato a operare nel mondo

Se si esclude la Cina, la nuova capacità installata di carbone messa online da gennaio a ottobre arriva appena a 2 GW, ben sotto la media 2015-2022 di 9 GW. Pechino pesa per il 95% dei nuovi impianti messi in funzione. I calcoli di Global Energy Monitor

Centrali a carbone: 2023 da record, mai così poche sono entrate in funzione
Foto di Johannes Plenio su Unsplash

Calo dell’87,5% di nuove centrali a carbone nel 2023

(Rinnovabili.it) – Mai così poche centrali a carbone sono diventate operative in tutto il mondo come nel 2023. Se si esclude la Cina dal conto. Un segnale solido del trend di abbandono della fonte fossile più inquinante, soprattutto se si guardano i dati – in crescita – dei progetti accantonati o cancellati. Lo rivela l’ultimo rapporto di Global Energy Monitor pubblicato nei giorni scorsi.

Nuove centrali a carbone nel mondo: -87,5% rispetto alla media 2015-2022

Da gennaio a fine ottobre 2023, gli impianti a carbone che sono entrati in funzione a livello globale – sempre escludendo la Cina – arrivano a una capacità installata di circa 2 GW. Un valore estremamente basso: la media del 2015-2022, infatti, si attesta a 16 GW l’anno. Il calo, quindi, è di un imponente -87,5%. Nel 2016, 2017 e 2019 il totale aveva superato ampiamente i 20 GW annui.

“Con l’inizio della COP28 delle Nazioni Unite questa settimana negli Emirati, il crollo delle nuove installazioni di centrali a carbone fornisce slancio ai leader mondiali che cercano di tenere a bada i restanti 131 progetti di carbone (110 GW) al di fuori della Cina ancora in esame – progetti che sono stati annunciati o sono nelle fasi di pre-autorizzazione e autorizzazione”, commentano gli autori del rapporto riferendosi alla pipeline globale ancora esistente extra-Cina e concentrata in India, Indonesia e Bangladesh.

Progetti cancellati e accantonati in crescita

Dati positivi anche quelli che riguardano la composizione della pipeline globale. Nei primi 9 mesi del 2023, progetti per circa 18,3 GW di capacità installata di carbone in fase di pre-permitting o con iter autorizzativo in corso sono stati accantonati o direttamente cancellati. Tuttavia, ne sono stati proposti nello stesso periodo altri 15,3 nuovi GW. Soprattutto in India (8,6 GW), Indonesia (2,5 GW), Kazakhstan (4,1 GW) e Mongolia (0,05 GW). Buono anche l’andamento dei progetti già accantonati che vengono messi definitivamente nel cestino: nel 2023 questa sorte è toccata a 39 GW di carbone, contro i 32 GW del 2022.

Se invece si aggiunge al conteggio la Cina, il paese che più di ogni altro continua a scommettere sul carbone, la situazione cambia radicalmente. Pechino quest’anno ha messo online il 95% delle nuove centrali a carbone entrate in funzione in tutto il mondo. E continua ad autorizzarne tantissime: solo nel terzo trimestre 2023 ha dato l’ok a più impianti di tutti quelli che aveva autorizzato nel 2021. La sua pipeline nazionale si aggira sui 250 GW totali.