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Dai regolatori UE primo ok alla centrale nucleare di Astravets

Il braccio per la sicurezza nucleare della Commissione europea ha approvato la relazione preliminare sulla revisione paritaria della prima centrale bielorussa

centrale nucleare di Astravets
By Renessaince – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52462742

(Rinnovabili.it) – La centrale nucleare di Astravets, in Bielorussia, passa i primi controlli UE. A dare l’ok è l’European Nuclear Safety Regulators Group (ENSREG), ente della Commissione europea che definisce le condizioni necessarie a garantire la sicurezza delle centrali atomiche e della gestione dei rifiuti radioattivi. Due giorni fa, il gruppo di regolatori ha consegnato il primo di due rapporti inerenti l’impianto bielorusso, a seguito dell’ispezione del sito effettuata a febbraio 2021. Un documento che con i suoi risultati avvicina il giorno di immissione in rete dell’elettricità prodotta.

In realtà la centrale nucleare di Astravets è già entrata in funzione. Il reattore numero 1 era stato acceso il 3 novembre 2020, collegandolo alla rete solo pochi giorni dopo. Ma una serie di guasti ne hanno ritardato la piena operatività, fino a quando il Parlamento europeo non ha chiesto la posticipazione delle operazioni commerciali fino a nuovi stress-test.

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In una risoluzione adottata ad inizio febbraio, i deputati europei hanno criticato duramente la frettolosa messa in servizio dell’impianto e la continua mancanza di trasparenza e comunicazione ufficiale in merito agli incidenti verificatisi. E hanno invitato la Commissione europea a lavorare a stretto contatto con le autorità bielorusse per ritardare l’avvio dell’impianto fino a quando tutte le raccomandazioni dell’UE sulle prove di stress non saranno state pienamente attuate.

A preoccuparsi non è solo l’Europarlamento. La centrale nucleare di Astravets, costruita dal gruppo russo Rosatom, si trova a 50 km dalla capitale lituana Vilnius e nelle immediate vicinanze di altri paesi dell’UE come Polonia, Lettonia ed Estonia. La Lituania si è apertamente opposta al progetto, denunciando la non conformità agli standard internazionali sull’energia nucleare. Lo scontro si è acuito al punto da convincere i tre paesi baltici a interrompere lo scambio commerciale di elettricità con la Bielorussia, una volta attivato l’impianto.

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Cosa succede ora? La relazione preliminare del gruppo ENSREG ha esaminato le misure attuate da Minsk per la gestione degli incidenti gravi, dei disastri naturali, come terremoti o inondazioni, della perdita delle funzioni di sicurezza. Gli esperi hanno concluso che, sulla base delle informazioni rese disponibili e dalla ispezione in loco, sono stati compiuti progressi nell’attuazione di tutte le raccomandazioni relative alle questioni prioritarie. 

Tuttavia, secondo il ministro lituano dell’Energia, Dainius Kreivys, il rapporto preliminare non rappresenta per il momento un “via libera” per avviare il funzionamento commerciale dell’impianto, dal momento che molte delle raccomandazioni dell’Unione europea devono ancora essere applicate. Il gruppo europeo dei regolatori per la sicurezza nucleare dovrebbe presentare il rapporto completo entro la fine del 2021.