L’impianto da quasi 2,9GW messo fuori mercato dal crollo del costo delle rinnovabili. Al posto della centrale, che chiuderà nel 2025, una mega batteria da 700MW/1400MWh
La centrale a carbone di Eraring era in funzione dal 1984
(Rinnovabili.it) – Il crollo dei costi delle rinnovabili miete un’altra vittima eccellente in Australia. È la centrale a carbone di Eraring, la più grande del paese con quasi 2,9GW. Il proprietario dell’impianto, la Origin Energy, ha annunciato la chiusura dell’impianto nel New South Wales con 7 anni di anticipo, nel 2025, a causa delle “condizioni in rapida evoluzione del mercato nazionale dell’elettricità, che sono sempre meno adatte alle tradizionali centrali elettriche di carico di base”.
Lo spegnimento anticipato di Eraring segue di poco altri annunci simili. Solo la settimana scorsa il colosso energetico AGL aveva fatto sapere che la centrale di Bayswater sarebbe andata in pensione 2 anni prima, non più tardi del 2033, mentre il suo impianto a lignite di Loy Yang A, nello Stato di Victoria, chiuderà nel 2045 invece che nel 2048. A quasi un anno fa risale invece l’annuncio di EnergyAustralia sulla chiusura anticipata della centrale a lignite di Yallourn. L’impianto, il più inquinante del paese e costruito negli anni ’70, chiuderà i battenti nel 2028 invece che nel 2032.
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“La realtà è che l’economia delle centrali a carbone è sottoposta a una pressione crescente e insostenibile da parte di una generazione più pulita e a basso costo, compresi il solare, l’eolico e le batterie”, è il commento del ceo di Origin Energy, Frank Calabria.
Per compensare l’addio della centrale a carbone di Eraring, le autorità del New South Wales pensano di accelerare sullo storage. Il ministro dell’Energia Matt Kean ha promesso che per il 2025 sarà pronta la “super batteria di Waratah” da 700MW/1400MWh grazie a una linea di finanziamento agevolata pensata proprio per velocizzare la realizzazione di infrastrutture energetiche critiche.
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Secondo uno studio di Green Energy Markets e Institute for Energy Economics and Financial Analysis pubblicato a inizio 2021, le rinnovabili cresceranno più del previsto nel periodo 2018-2025 e faranno crollare la competitività delle centrali termoelettriche alimentate a carbone (ma anche quelle a gas). Il calo delle centrali a carbone dovrebbe essere del 28% entro la metà del decennio.