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Germania, piano da 91 miliardi contro il caro bollette

La commissione di esperti incaricata dal governo di trovare il modo migliore per abbassare il prezzo del gas ha presentato ieri un piano in due fasi. La bolletta di dicembre la deve pagare il governo a cittadini e Pmi. Dal 2023 e fino ad aprile 2024 scatterebbe invece un piano di sussidi con prezzi tra i 0,07 e i 0,12 euro/kWh, rispettivamente per industria e famiglie

Dl Aiuti bis: nuovo taglio bollette, più tutele sul gas
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I sussidi contro il caro bollette incentiverebbero ancora il taglio dei consumi

(Rinnovabili.it) – La bolletta di dicembre la deve pagare Berlino, sia alle Pmi che alle famiglie. Per i mesi successivi serve un sistema di sussidi. Corposo sì, ma abbastanza contenuto da incentivare la riduzione dei consumi. Il conto? 91 miliardi di euro. È la proposta per ridurre i consumi di gas e alleviare il caro bollette che la commissione di esperti creata il 23 settembre ha presentato ieri al governo tedesco.

Le soluzioni a brevissimo termine – quest’inverno – si mangerebbero quindi quasi metà delle risorse stanziate dal governo di Olaf Scholz con lo scudo da 200 miliardi annunciato la settimana scorsa. Gli obiettivi? “Da un lato, mantenere gli incentivi al risparmio, dall’altro, garantire la competitività attraverso il contenimento dei prezzi del gas, combattere la recessione e, soprattutto, assicurare i siti produttivi in Germania”, ha spiegato in conferenza stampa Siegfried Russwurm, il numero 1 di BDI cioè la Confindustria tedesca e uno degli autori del piano.

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Quali sono i passaggi previsti dal piano per frenare il caro bollette? Il primo step scatta a dicembre. “Per attutire gli oneri estremi per i clienti del gas e del teleriscaldamento, che sono molte volte superiori agli oneri per le famiglie che non si riscaldano con il gas, i clienti del gas riceveranno già nel dicembre 2022 un pagamento una tantum basato sui consumi su cui si basava il pagamento della bolletta di settembre 2022. Questo pagamento una tantum serve come ponte finanziario fino all’introduzione regolare del freno al prezzo del gas”, scrive la commissione di esperti nel rapporto presentato ieri.

Da marzo 2023 invece scatterebbe il freno al prezzo del gas nella forma di sussidi a 12 centesimi di euro il kWh su una quota pari all’80% dei consumi standard del mese di settembre 2022. Per chi usa il teleriscaldamento, il cap è fissato a 0,95 euro/kWh. Questo per quanto riguarda le famiglie. L’industria invece riceverebbe il 70% del gas consumato in media nel 2021 a un prezzo fisso di 0,07 euro/kWh, a partire già da gennaio. Misura che non si applicherebbe alle centrali a gas. Tutti questi sussidi resterebbero in vigore almeno fino ad aprile 2024.

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