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La Grecia abbandona il carbone 3 anni in anticipo

Carbone: la Grecia chiuderà l’ultima centrale nel 2025
Foto di Peter H da Pixabay

Stop all’ultima centrale a carbone, ma sarà riconvertita a gas

(Rinnovabili.it) – Alla lista dei paesi che stanno abbandonando il carbone in anticipo rispetto alle tabelle di marcia preparate solo pochi anni fa si aggiunge adesso la Grecia. Atene ha deciso di chiudere la sua ultima centrale nel 2025 e cioè 36 mesi prima del previsto. Ma l’impianto sarà riconvertito a gas. Una scelta che illustra bene come la transizione energetica in Europa non si stia traducendo nell’abbandono delle fossili.

“La chiusura di tutti gli impianti di lignite entro il 2025, prima del piano originale, segna l’ingresso della Grecia nel club dei paesi che adottano pienamente i principi dell’energia pulita, mentre sigilla la trasformazione di PPC in un moderno attore energetico in Europa”, ha detto il segretario di Stato greco per l’energia Alexandra Sdoukou riferendosi alla Public Power Corp, la più grande azienda energetica del paese. “Stiamo dicendo addio all’era del carbone e andiamo verso un nuovo periodo di sviluppo per il Paese all’insegna delle rinnovabili e un alto potenziale competitivo”, ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo, ripresa dal portale Euractiv.

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Che il futuro della Grecia sarà davvero legato alle rinnovabili, certo non lo si può dire dallo spegnimento dell’ultima centrale a carbone del paese. Perché proprio questo impianto, Ptolemaida 5, è ancora in costruzione e sarà semplicemente riconvertito in una centrale a gas. Sarebbe dovuta entrare in funzione nel 2022, ma con la nuova scelta della PPC è probabile che non brucerà mai neppure un grammo di lignite. Tutte le altre centrali a carbone del paese hanno come data di chiusura già fissata il 2023.

La Grecia è uno dei principali produttori di lignite in Europa con riserve sfruttabili stimate in circa 3 miliardi di tonnellate. Nel 2018% questo combustibile fossile ha soddisfatto più del 20% della domanda di energia primaria del paese. Ma negli ultimi anni l’abbandono del carbone ha accelerato, principalmente perché non conveniente sotto il profilo economico. La stessa PPC, che opera tanto le centrali quanto i siti di estrazione di lignite, è fortemente indebitata. Lo scorso ottobre la generazione di elettricità da carbone ha fatto segnare -76% anno su anno.

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