L’intervento in un’area patrimonio dell’Umanità fortemente vincolata sotto il profilo ambientale
(AVN) Venezia, 11 febbraio 2021
Si svolgerà domani, 12 febbraio, nel Municipio di Cortina d’Ampezzo, un incontro per verificare i progressi della progettazione condotta da ANAS per la realizzazione della cosiddetta “variante di Cortina”, l’opera che – in vista delle Olimpiadi 2026 e nell’ottica di radicali interventi infrastrutturali destinati a modificare e fluidificare la viabilità del Bellunese – dovrebbe sgravare il centro storico della città dal traffico.
“L’attivazione della progettazione è avvenuta a seguito delle richieste della Regione del Veneto al Ministero delle Infrastrutture di anticipare già da luglio 2020 i tempi dell’avvio delle operazioni di studio dei progetti, rispetto all’approvazione dei finanziamenti delle opere olimpiche, avvenuta solo a novembre 2020 – commenta il Presidente del Veneto, Luca Zaia, annunciando la riunione -. Ai tecnici della Regione ho dato incarico di coordinare ogni azione al fine di non attendere infruttuosamente la costituzione della società per la gestione delle opere olimpiche”.
“Non intendiamo sprecare questa opportunità, frutto di una sinergia incredibile ed espressione di coesione del territorio Veneto – afferma il Governatore -. Anche la variante di Cortina è una delle infrastrutture più attese per le Olimpiadi, che darà un connotato moderno e sostenibile alla cittadina montana, permettendo di riorganizzare completamente la mobilità del centro abitato. Il costo stimato per il progetto è di circa 200 milioni di euro”.
“Nel passato sono state abbozzate diverse soluzioni, ma l’ipotesi più plausibile riguarda una strada in variante della ‘SS 51 Alemagna’, da inserire ad ovest dell’abitato, realizzando una galleria, con imbocco a sud del paese e sbocco a nord – anticipa Zaia -. Oggi è il momento di fare sintesi sulla base di tutte le indagini tecniche condotte nel passato, per arrivare ad una soluzione veloce e sostenibile, perché il territorio in cui dobbiamo intervenire è particolarmente sensibile e fragile, sotto vari profili, a cominciare da quello idrogeologico, paesaggistico e agrario”.
“La tensione è alta perché le difficoltà da affrontare non sono poche, a partire proprio dalla cantierizzazione – continua il Presidente del Veneto -. Ricordo che ci troviamo in uno degli otto siti veneti Patrimonio dell’Umanità e l’impegno di tutti gli attori coinvolti a risolvere i problemi lascia ben sperare. Lo sforzo di coordinamento che stiamo profondendo come Regione è funzionale al rispetto dei tempi e al risultato, che questo progetto ambizioso intende ottenere. Pertanto, auspico che il nuovo Governo costituisca al più presto la società Infrastrutture Milano Cortina 2026, che assumerà le funzioni di soggetto attuatore per le opere olimpiche e nomini il commissario governativo. A Società e commissario consegneremo il lavoro svolto sino ad ora, auspicando che questo tandem si riveli la soluzione vincente anche per altri interventi, oltre a quelli già programmati e progettati da ANAS, per dare avvio ad un modello che possa diventare esempio nazionale di confronto e sinergia per la realizzazione di grandi opere”.
“Si tratta pur sempre di un’infrastruttura complessa, da realizzare in un ambito fortemente vincolato sotto il profilo ambientale e anche per le funzioni urbane assegnate – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti -. Congiuntamente agli altri interventi e alle infrastrutture dedicate alla mobilità alternativa ai mezzi privati su gomma, si otterrà un sistema capace di far rinascere l’area urbana, riqualificandola e rendendola più vivibile, anche nei periodi con grande affluenza turistica, con massima attenzione all’ambiente”.
“La nuova galleria è inserita nel Masterplan che Regione, Provincia e Comune stanno congiuntamente redigendo – conclude la Vicepresidente -. Attraverso il nuovo percorso si assorbiranno tutti i flussi veicolari leggeri, ma soprattutto quelli pesanti di attraversamento, mentre i restanti verranno riorganizzati sfruttando dei parcheggi scambiatori posizionati in punti strategici, per eliminare la congestione nel centro abitato”.