I giorni dell’Europa debole, ossessionata dalle regole e in declino “sono finiti”. Le politiche su energia, clima, ambiente, innovazione devono avere un punto cardinale: la competitività. Parla così Ursula von der Leyen presentando la Bussola della Competitività UE, il grande piano di rilancio strategico dell’Europa:
“Negli ultimi 20-25 anni, il nostro modello di business si è basato fondamentalmente sulla manodopera a basso costo proveniente dalla Cina, sull’energia presumibilmente a basso costo proveniente dalla Russia e su investimenti in sicurezza e sicurezza vera e propria parzialmente esternalizzati. Questi giorni sono finiti. Vediamo che oggi l’Europa continua a essere indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina nella crescita della produttività. Dobbiamo correggere le nostre debolezze per riguadagnare competitività”.
Il Competitiveness Compass “sarà la dottrina economica dell’UE per i prossimi 5 anni”, sintetizza il vice-presidente esecutivo della Commissione UE per la Prosperità e la Strategia industriale, Stéphane Séjourné, durante la conferenza stampa di presentazione, il 29 gennaio.
Nel maxi pacchetto di misure per rilanciare l’industria europea si incrociano tagli alla burocrazia e gigafactory dell’IA, misure per proteggere il Made in Europe e un regime fiscale europeo alternativo a quello dei 27 paesi membri dell’UE, il tanto chiacchierato Clean Industrial Deal e un piano UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Vediamo in cosa consiste la Bussola Competitività UE, quali sono i principali settori di intervento, quali sono le misure principali in materia di energia, clima e ambiente annunciate per i prossimi anni.
La Bussola Competitività UE in sintesi
La Bussola della Competitività UE è il piano strategico della Commissione Europea per rafforzare la competitività dell’UE nei prossimi anni. Mira a colmare il divario nell’innovazione, garantire una transizione verde compatibile con la crescita economica e ridurre le dipendenze strategiche. Presenta le aree di azione strategica, i principali interventi legislativi previsti dalla nuova Commissione, e le relative tempistiche.
“A Competitiveness Compass for the EU” è basato su 3 pilastri chiave, ciascuno con proposte di misure concrete per semplificare la regolamentazione, potenziare gli investimenti e migliorare il coordinamento tra politiche nazionali ed europee:
- Proposte per chiudere il divario sull’innovazione
- Una tabella di marcia congiunta per decarbonizzazione e competitività
- Ridurre la dipendenza eccessiva e aumentare la sicurezza
Inoltre, il documento presenta 5 fattori trasversali, definiti “abilitatori di competitività”, che innervano tutta la Bussola e le varie proposte legislative:
- Semplificazione
- Ridurre le barriere del Mercato Unico
- Finanziare la competitività
- Promuovere competenze e lavori di qualità
- Miglior coordinamento delle politiche nazionali e UE
Gli obiettivi del Competitiveness Compass UE
L’obiettivo ultimo della Bussola della Competitività UE è rendere l’Europa un polo di innovazione e crescita sostenibile capace di competere con Cina e Stati Uniti. Il documento fa proprio il messaggio di fondo del rapporto Draghi, secondo cui l’UE deve “agire o morire”. Senza un deciso cambio di rotta l’Europa va incontro a una “lenta agonia”, aveva sottolineato qualche mese fa l’ex presidente del Consiglio italiano ed ex numero 1 della Banca Centrale Europea.
Più in dettaglio, con la Bussola la Commissione UE stabilisce questi sotto-obiettivi:
- Accelerare l’innovazione: ridurre le barriere per start-up e imprese tecnologiche.
- Competitività e decarbonizzazione: creare un mercato per prodotti green e garantire energia accessibile.
- Sicurezza economica: ridurre le dipendenze strategiche da paesi terzi.
- Semplificazione normativa: ridurre la burocrazia e velocizzare i processi decisionali.
- Unione dei capitali: migliorare il mercato degli investimenti per le imprese europee.
- Lavoro e competenze: rafforzare le competenze per l’industria del futuro.
- Migliore coordinamento UE-Stati membri: allineare le politiche industriali e di ricerca.
Pilastro 1 | Proposte su innovazione e competitività
L’innovazione deve essere al centro del rinnovamento europeo, mentre vanno eliminati i vincoli che frenano la crescita. Azioni parallele per “far ripartire un ciclo virtuoso dell’innovazione”, scrive la Commissione UE.
Tra le maggiori novità spiccano:
- misure per supportare le start-up nell’accesso a fondi e mercato, e per agevolare la scalabilità delle imprese;
- un nuovo regime legale europeo, alternativo a quello dei singoli paesi UE;
- iniziative per competere con USA e Cina sull’intelligenza artificiale, tra cui “gigafactory dell’IA”.
Ecco un elenco dettagliato delle principali proposte legislative del Pilastro 1 della Bussola per la Competitività UE.
Start-up e Scale-up Strategy (Q2 2025)
- Obiettivo: rimuovere gli ostacoli che impediscono alle start-up di emergere e scalare nel mercato unico.
- Misure: migliorare l’accesso al capitale di rischio, armonizzare la regolamentazione per le imprese innovative e incentivare la collaborazione tra università e aziende per la commercializzazione dei brevetti.
Regime giuridico europeo per le start-up (“28th Regime”) (Q4 2025 – Q1 2026)
- Obiettivo: creare un quadro normativo unico per le start-up che vogliono operare in tutta l’UE senza affrontare 27 legislazioni diverse.
- Misure: semplificazione delle normative su insolvenza, diritto societario e fiscale per ridurre i costi di conformità e aumentare la scalabilità delle imprese.
European Innovation Act (Q4 2025 – Q1 2026)
- Obiettivo: accelerare la transizione dall’innovazione alla commercializzazione dei brevetti e tecnologie europee.
- Misure: creazione di infrastrutture di ricerca europee condivise, potenziamento dei finanziamenti per l’innovazione e introduzione di sandbox normativi per testare nuove tecnologie in un ambiente regolamentato ma flessibile.
AI Factories Initiative (Q1 2025)
- Obiettivo: sviluppare una rete europea di “fabbriche dell’IA” per supportare start-up e imprese nell’addestramento e sviluppo di modelli di intelligenza artificiale.
- Misure: creazione di centri di supercalcolo specializzati per IA, accesso facilitato a infrastrutture cloud e dati per le imprese europee, e sostegno all’innovazione in settori chiave come sanità, mobilità e industria manifatturiera.
EU Cloud e AI Development Act (Q4 2025 – Q1 2026)
- Obiettivo: sviluppare un’infrastruttura cloud sicura e competitiva per sostenere la leadership europea nell’intelligenza artificiale.
- Misure: investimenti in AI Gigafactories specializzate nella formazione di modelli di IA, regolamentazione per garantire la sicurezza e sovranità dei dati europei, e incentivi per la creazione di piattaforme cloud competitive a livello globale.
European Biotech Act e Bioeconomy Strategy (2025-2026)
- Obiettivo: promuovere l’innovazione nelle biotecnologie, dalla farmaceutica all’agricoltura sostenibile.
- Misure: sviluppo di un quadro normativo favorevole alla crescita del settore, sostegno alla ricerca biotecnologica e incentivi per la produzione di materiali bio-based.
Advanced Materials Act (2026)
- Obiettivo: favorire lo sviluppo di materiali avanzati per applicazioni industriali, dalla manifattura all’energia.
- Misure: finanziamenti per ricerca e sviluppo, sostegno alle start-up che lavorano su nuovi materiali e creazione di standard europei per l’industria dei materiali avanzati.
Pilastro 2 | Coniugare decarbonizzazione e competitività
Negli ultimi 2 anni il Green Deal ha ricevuto critiche da ogni parte. Le politiche UE per la transizione sono state attaccate perché troppo ambiziose, o perché eccessivamente sbilanciate a sfavore dell’industria, o ancora perché “ideologiche”.
Von der Leyen ha riconquistato il posto al vertice della Commissione perché ha promesso di ribilanciare il peso della decarbonizzazione, rivedere le tempistiche, assicurare all’industria più margine di manovra.
Il Pilastro 2 della Bussola per la Competitività UE è il tentativo di coniugare obiettivi di decarbonizzazione (invariati) e competitività europea. Un’altra veste per il Green Deal (che diventa “Clean Industrial Deal”): per sapere cosa von der Leyen vorrà sacrificare sull’altare del consenso politico bisognerà però aspettare i singoli provvedimenti.
Per il momento, la Bussola presenta le seguenti misure, tra cui spiccano:
- il Clean Industrial Deal e un piano per rendere l’energia più a buon mercato;
- pacchetti legislativi su reti e elettrificazione, due assolute priorità per avanzare in modo armonico con la decarbonizzazione dell’economia e assicurare una maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili;
- aggiornamento della Legge Clima, specie per definire l’obiettivo intermedio al 2040 di riduzione delle emissioni di gas serra;
- iniziative per la decarbonizzazione del settore auto e dell’agricoltura, dove le resistenze politiche sono maggiori.
Clean Industrial Deal e Action Plan sull’energia accessibile (Q1 2025)
- Obiettivo: rendere l’UE un polo competitivo per la produzione industriale a basse emissioni.
- Misure: incentivi per le industrie a ridurre le emissioni, riforme per accelerare la transizione verso l’energia pulita e semplificazione degli iter autorizzativi per nuovi impianti industriali green.
Industrial Decarbonisation Accelerator Act (Q4 2025)
- Obiettivo: accelerare la transizione ecologica delle industrie europee più energivore.
- Misure: strumenti finanziari per l’adozione di tecnologie pulite, creazione di partenariati pubblico-privati per la ricerca sulla decarbonizzazione e supporto a processi produttivi a zero emissioni.
European Grids Package e Electrification Action Plan (Q1 2026)
- Obiettivo: rafforzare le reti elettriche europee per garantire stabilità e ridurre la dipendenza da combustibili fossili.
- Misure: investimenti nelle reti di trasmissione e distribuzione, sviluppo di infrastrutture per l’elettrificazione industriale e incentivi per la diffusione di energie rinnovabili.
Nuovo quadro sugli aiuti di Stato per la transizione ecologica (Q2 2025)
- Obiettivo: semplificare e rendere più flessibile il sostegno pubblico alle imprese che investono in decarbonizzazione.
- Misure: revisione delle norme sugli aiuti di Stato per facilitare gli investimenti in tecnologie pulite, riduzione della burocrazia per i finanziamenti pubblici all’industria verde.
Steel and Metals Action Plan (2025)
- Obiettivo: supportare il settore siderurgico e metallurgico nella transizione green.
- Misure: incentivi per la produzione di acciaio verde, protezione dalle importazioni di prodotti a basse emissioni ma sovvenzionati da paesi terzi, e investimenti nella circolarità dei materiali.
Chemicals Industry Package (Q4 2025)
- Obiettivo: rafforzare la competitività dell’industria chimica, garantendo al contempo la protezione ambientale e della salute.
- Misure: aggiornamento delle normative per la sicurezza chimica, incentivi alla produzione di sostanze chimiche sostenibili e misure per garantire la fornitura di prodotti chimici critici.
Dialogo strategico sull’industria automobilistica e Action Plan per il settore (Q1 2025)
- Obiettivo: sostenere la competitività del settore automobilistico europeo nella transizione verso la mobilità sostenibile.
- Misure: incentivi alla produzione di veicoli elettrici, investimenti in batterie e infrastrutture di ricarica, e revisione delle normative per agevolare l’adozione di e-fuel nei motori termici.
Sustainable Transport Investment Plan (Q3 2025)
- Obiettivo: migliorare la rete di trasporti sostenibili e incentivare l’uso di carburanti a basse emissioni.
- Misure: finanziamenti per infrastrutture di ricarica e distribuzione di carburanti green, incentivi per il trasporto pubblico a emissioni zero e sostegno alla logistica sostenibile.
European Port Strategy e Industrial Maritime Strategy (2025)
- Obiettivo: trasformare i porti europei in hub per la transizione energetica e l’industria sostenibile.
- Misure: investimenti per la decarbonizzazione del trasporto marittimo, sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno e il gas rinnovabile, e regolamenti per ridurre le emissioni del settore navale.
Piano per l’alta velocità ferroviaria in Europa (2025)
- Obiettivo: creare una rete ferroviaria europea ad alta velocità per ridurre il traffico aereo a corto raggio e le emissioni di CO2.
- Misure: finanziamenti per nuove linee ferroviarie, armonizzazione delle normative nazionali per il trasporto su rotaia e incentivi per l’uso del treno nei viaggi business.
Revisione del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) (2025)
- Obiettivo: prevenire la delocalizzazione delle emissioni e proteggere le industrie europee dalla concorrenza sleale.
- Misure: possibile estensione del CBAM a nuovi settori, misure per proteggere le esportazioni europee e semplificazione delle procedure per le aziende.
Circular Economy Act (Q4 2026)
- Obiettivo: accelerare la transizione verso un’economia circolare, riducendo i rifiuti e migliorando il riciclo.
- Misure: incentivi per l’uso di materiali riciclati, norme per ridurre l’incenerimento e la discarica dei rifiuti e creazione di un mercato unico per i materiali secondari.
Visione per l’agricoltura e il sistema alimentare sostenibile (Q1 2025)
- Obiettivo: rendere il settore agroalimentare europeo più sostenibile e resiliente.
- Misure: incentivi per l’agricoltura di precisione, regolamenti per ridurre l’uso di pesticidi e sostegno alla produzione alimentare a basso impatto ambientale.
European Oceans Pact (Q2 2025)
- Obiettivo: sfruttare il potenziale dell’economia blu per la crescita sostenibile.
- Misure: promozione delle energie rinnovabili marine, protezione degli ecosistemi marini e investimenti in tecnologie per la pesca sostenibile.
Revisione della Legge sul Clima (2025)
- Obiettivo: aggiornare il quadro normativo per garantire il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE.
- Misure: definizione del nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2040, rafforzamento delle politiche per la neutralità climatica e revisione delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Pilastro 3 | Proposte per ridurre le dipendenze strategiche e aumentare la sicurezza economica
Le iniziative legislative che ricadono sotto il Pilastro 3 della Bussola per la Competitività UE hanno l’obiettivo di rafforzare l’autonomia strategica europea, ridurre le vulnerabilità delle catene di approvvigionamento e proteggere le infrastrutture critiche. Tutto questo senza rinunciare al commercio aperto con i partner globali, smarcandosi dalla tentazione protezionista à la Trump.
Da segnalare:
- un’iniziativa sul rilancio delle rinnovabili tra le due sponde del Mediterraneo che sembra combaciare perfettamente con gli obiettivi del Piano Mattei del governo italiano;
- dopo gli acquisti congiunti per il gas introdotti con l’invasione russa dell’Ucraina, arrivano gli acquisti congiunti per le materie prime critiche;
- un piano europeo per l’adattamento ai cambiamenti climatici, necessario completamento delle politiche di mitigazione.
Ecco le principali misure che riguardano più da vicino energia, clima e ambiente.
Trans-Mediterranean Energy and Clean Tech Cooperation Initiative (Q4 2025)
- Obiettivo: rafforzare la cooperazione con i paesi del Mediterraneo per l’approvvigionamento di energia pulita e tecnologie green.
- Misure: investimenti in infrastrutture per il trasporto di idrogeno e rinnovabili, supporto a progetti congiunti nel settore energetico e creazione di una piattaforma di scambio tecnologico con i partner mediterranei.
Piattaforma di acquisti congiunti per materie prime critiche (Q2-3 2025)
- Obiettivo: garantire forniture sicure di materie prime essenziali per l’industria europea, riducendo la dipendenza da paesi terzi.
- Misure: creazione di una piattaforma europea per l’acquisto congiunto di materie prime strategiche, supporto a progetti di estrazione e raffinazione in Europa e cooperazione con partner affidabili per la diversificazione delle forniture.
Revisione delle direttive sugli appalti pubblici (2026)
- Obiettivo: rafforzare la sicurezza economica dell’UE privilegiando fornitori europei per beni e servizi strategici.
- Misure: introduzione di un “Buy European” per settori critici, semplificazione delle procedure di appalto per start-up e PMI innovative, e misure per ridurre la dipendenza da fornitori extra-UE in ambiti chiave.
Internal Security Strategy (Q1 2025)
- Obiettivo: rafforzare la sicurezza interna dell’UE, proteggendo le infrastrutture critiche e contrastando le minacce ibride.
- Misure: tra i molti ambiti, si cita la protezione delle reti energetiche.
European Climate Adaptation Plan (2026)
- Obiettivo: aumentare la resilienza dell’economia europea agli impatti del cambiamento climatico.
- Misure: aggiornamento delle valutazioni del rischio climatico, miglioramento della protezione delle infrastrutture critiche e promozione di soluzioni basate sulla natura per ridurre l’impatto di eventi climatici estremi.
Water Resilience Strategy (Q2 2025)
- Obiettivo: garantire la sicurezza idrica dell’UE di fronte a siccità e cambiamenti climatici.
- Misure: miglioramento delle infrastrutture per la gestione delle risorse idriche, incentivi per l’uso efficiente dell’acqua e promozione di tecnologie per il riciclo e il riutilizzo delle risorse idriche.
Roadmap per l’eliminazione delle importazioni di energia dalla Russia (2025)
- Obiettivo: ridurre a zero la dipendenza dell’UE dalle importazioni energetiche russe.
- Misure: accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili, diversificazione degli approvvigionamenti energetici e investimenti in infrastrutture per il gas e l’idrogeno.
Piano per la sicurezza delle supply chain tecnologiche (2025-2026)
- Obiettivo: ridurre la dipendenza dell’UE da fornitori esteri per tecnologie strategiche.
- Misure: investimenti nella produzione europea di semiconduttori, batterie e materiali avanzati, incentivi alla produzione locale e misure per contrastare pratiche commerciali sleali da parte di paesi terzi.
Semplificazione e altre misure orizzontali
Uno degli imperativi della Bussola Competitività UE è “semplificare”. L’UE mira a tagliare il peso della reportistica e di tutti gli adempimenti amministrativi del 25% per tutte le aziende e del 35% per le PMI.
Le iniziative in questo senso sono molte e spaziano dalla definizione di una nuova categoria di imprese, le “small mid-caps” (più grandi di un’impresa media, ma non della taglia di una grande azienda), all’attesa revisione e integrazione delle direttive CSRD, CSDDD e della Tassonomia in ambito ESG e sostenibilità.
Di seguito, gli interventi più rilevanti presentati nella Bussola.
Simplification Omnibus Packages (il 1° a marzo 2025)
- Obiettivo: ridurre la complessità normativa e i costi amministrativi per le imprese, eliminando regolamenti obsoleti e armonizzando le norme UE.
- Misure:
- Semplificazione delle normative sulla finanza sostenibile, inclusi obblighi di rendicontazione ESG.
- Allineamento delle scadenze per gli obblighi di reportistica, riducendo la frammentazione tra diverse normative UE.
- Revisione della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) per rendere più gestibili gli obblighi di dovuta diligenza sulle filiere produttive.
- Riduzione del “trickle-down effect”, che impone oneri eccessivi alle PMI coinvolte nelle catene di fornitura di grandi imprese.
- Accelerazione delle autorizzazioni per progetti infrastrutturali e industriali.
Definizione di “Small Mid-Caps” per semplificare gli oneri normativi (2025)
- Obiettivo: introdurre una nuova categoria di imprese intermedie tra PMI e grandi aziende, permettendo loro di beneficiare di misure di semplificazione.
- Misure:
- Definizione chiara della soglia di fatturato e dipendenti per rientrare nella categoria “Small Mid-Caps”.
- Applicazione di regole più leggere su obblighi di rendicontazione e compliance rispetto alle grandi imprese.
- Maggiore accesso ai finanziamenti e programmi di supporto riservati alle PMI.
- Riduzione degli oneri fiscali e amministrativi per questa nuova categoria di imprese.
Revisione del Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) (2025-2026)
- Obiettivo: bilanciare sicurezza chimica, innovazione e competitività industriale riducendo la complessità della normativa REACH.
- Misure:
- Accelerazione delle procedure di autorizzazione per sostanze chimiche innovative e sicure.
- Semplificazione degli obblighi di registrazione per le PMI nel settore chimico.
- Maggiore trasparenza e digitalizzazione del sistema di registrazione delle sostanze.
- Riduzione della burocrazia per le aziende che producono e importano sostanze chimiche a basso rischio.
Nuovo SME and Competitiveness Check nei processi di valutazione d’impatto normativo (2025 in avanti)
- Obiettivo: garantire che tutte le nuove normative UE siano progettate per non penalizzare le PMI e non aumentare eccessivamente i costi normativi.
- Misure:
- Valutazione obbligatoria dell’impatto sulle PMI in ogni nuova proposta legislativa UE.
- Introduzione di criteri per evitare che le PMI siano sproporzionatamente svantaggiate rispetto alle grandi aziende.
- Maggiore trasparenza e coinvolgimento delle associazioni di PMI nel processo legislativo.
- Rafforzamento della valutazione dell’impatto delle normative sui costi di conformità e sulla competitività delle imprese europee.
Semplificazione per ridurre l’onere della reportistica per le imprese (2025-2026)
- Obiettivo: ridurre del 25% per tutte le imprese e del 35% per le PMI i costi legati agli obblighi di reportistica.
- Misure:
- Digitalizzazione dei processi di reportistica per evitare duplicazioni e semplificare l’invio dei dati.
- Revisione delle normative che impongono obblighi di rendicontazione multipli per eliminare ridondanze.
- Creazione di un database unico per la raccolta delle informazioni richieste alle imprese, accessibile a tutte le autorità nazionali e comunitarie.
- Applicazione del principio “once-only”, che impedisce alle autorità di richiedere più volte le stesse informazioni alle imprese.