Le stime dell’ex direttore di CAN sul budget di carbonio UE
(Rinnovabili.it) – La pietra angolare del Green Deal europeo, il pacchetto “Fit for 55” che la Commissione ha presentato in pompa magna il 14 luglio scorso, doveva mettere il turbo alla transizione verde del continente. Ma a fare i conti si scopre che il pacchetto non è affatto allineato con l’obiettivo più ambizioso di Parigi, quello degli 1,5 gradi, che è anche il target su cui la diplomazia climatica ha provato a sintonizzarsi durante la COp26 di Glasgow. Il problema? La transizione europea, per ora, richiede un budget di carbonio doppio rispetto a quello disponibile.
Lo afferma Wendel Trio, ex direttore di Climate Action Network, in un’analisi puntuale del budget di carbonio richiesto dalle politiche UE. Secondo l’IPCC, il rimanente budget di carbonio allineato agli 1,5°C è di 300 GtCO2 per avere una probabilità dell’83% di rispettare la soglia e di 400 GtCO2 per avere almeno una probabilità del 67%. Ma quanto è il budget di carbonio richiesto dalle politiche UE?
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“Quando si calcolano le emissioni annuali secondo le proposte” sul mercato del carbonio (ETS), l’Effort Sharing Regulation (ESR) e il regolamento su silvicoltura e altri usi del suolo (LULUCF), “combinate con una riduzione lineare dal 2030 verso emissioni nette zero al 2050 e assumendo che la quota di CO2 rimanga stabile, il bilancio totale di carbonio dell’UE sarebbe di circa 40 GtCO2”, calcola Trio.
Ma in questo modo, l’Europa sta ancora consumando una fetta ben più grande di quella che le spetterebbe in base al numero di abitanti. Questo significa che la transizione verde europea è troppo lenta e sta “consumando” una quota di carbon budget di altri paesi. A seconda delle diverse forchette Ipcc, 40 GtCO2 equivale al 10-13% del budget di carbonio globale. L’UE però pesa soltanto per il 5,8% della popolazione globale. Se guardiamo avanti al 2050, poi, la proporzione scende ancora: solo 4,4 esseri umani su 100 saranno europei e metà secolo. “Contando anche la responsabilità storica e la capacità di agire” dell’UE, conclude Trio, gli obiettivi europei sul clima “non sono adatti né giusti per gli 1,5 gradi”. (lm)
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