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Al via riduzione delle bollette per le piccole imprese

bollette elettriche
meter and the hand full of European currencies

Ridotte di 600 milioni di euro le bollette dell’elettricità

(Rinnovabili.it) – “La rapidità è parte integrante dell’efficacia, se si tratta di mettere a disposizione delle imprese misure a sostegno della ripresa dell’attività”. Con queste parole il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini, annuncia la nuova riduzione delle bollette elettriche. La misura è stata inserita nel Decreto Rilancio e prevede che per i mesi di maggio,  giugno  e  luglio  2020,  l’Authority riduca  la  spesa  sostenuta dalle piccole imprese italiane. Parliamo di esercizi commerciali, artigiani, bar, ristoranti ma anche laboratori e professionisti con una potenza impegnata superiore a 3 kW.

Nel dettaglio l’articolo in questione prevede, per le utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici, il taglio delle voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema. Taglio che complessivamente non potrà superare i 600 milioni di euro.

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Secondo le disposizioni dell’ARERA, alle piccole imprese verrà dunque azzerata la quota relativa alla potenza e applicata solo una quota fissa di importo ridotto (fissata convenzionalmente a quella corrispondente alla potenza impegnata di 3 kW). Il tutto, ovviamente senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo.

La misura dovrebbe interessare 3,7 milioni di clienti non domestici e sarà particolarmente incisiva sulle bollette degli esercizi commerciali ancora chiusi. Per queste realtà, infatti, lo sconto arriverà fino al 70 per cento. Per le imprese che hanno riaperto, invece, il risparmio varierà tra il 20 il 30 per cento della spesa totale.

“Se alla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità, fossero già state emesse fatture relative al corrente mese di maggio – si legge nella nota stampa – i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda fatturazione successiva”.

“L’energia elettrica non è, tuttavia, l’unica voce di costo impattante sulle attività industriali”, spiega Besseghini. “La regolazione consente di garantire analoga ed efficiente allocazione delle risorse anche per gli eventuali provvedimenti normativi che il Governo decidesse di dedicare ai settori dell’acqua e dei rifiuti”.

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