L’aggiornamento ARERA per le bollette elettriche 2023 nel mercato tutelato
(Rinnovabili.it) – Questa settimana i prezzi del gas in Europa sono scesi per la prima volta a un livello “prebellico”. Mercoledì il contratto month-ahead del gas sul TTF ha toccato i 76,78 euro al MWh, la cifra più bassa registrata negli ultimi 10 mesi. Il valore fa parte di una tendenza negativa innescatasi subito dopo il picco di agosto e oggi, finalmente, gli effetti del trend si fanno sentire anche sulle bollette italiane. Secondo l’ultimo aggiornamento di ARERA per il mercato tutelato il prezzo di riferimento per le bollette 2023 dell’elettricità segnerà un meno 19,5% sui valori del trimestre precedente. Percentuale che per una famiglia tipo è traducibile in circa 53,11 centesimi di euro al kWh.
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Bollette 2023, per l’elettricità un calo del 23.4%
Un calo di cui è per lo più responsabile la “materia prima”. Se si entra nel dettaglio delle varie componenti della fattura elettrica scopre come la voce energia PE sia diminuita del 23,4%. Mentre, escludendo gli oneri generali si sistema, tutte le altri voci risultano leggermente cresciute: più 0,4% per il dispacciamento (PD), più 3,2% per la perequazione (PPE) e più 0,3% per le tariffe di rete regolate (trasporto, distribuzione e misura).
Spiega ARERA “Con il livello degli stoccaggi europei di gas che si attesta a fine anno sopra l’80% della capacità disponibile e i prezzi a termine che indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel primo trimestre del 2023 rispetto alle aspettative di inizio ottobre 2022 e ai prezzi formatisi nel mese di dicembre, anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse al ribasso”. La tendenza era ben visibile anche negli ultimi tre mesi dell’anno, con un calo del PUN – il prezzo unico nazionale – del 48% rispetto alla media luglio, agosto e settembre 2023.
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Il mercato energetico rimane volatile
Ma è presto per tirare un sospiro di sollievo. Non solo i prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica continuano a mantenersi su livelli alti, ma l’intero mercato energetico europeo appare in bilico. Se da un lato le condizioni più miti di questo inverno, il grande lavoro di riempimento degli stoccaggi con importazioni alternative al gas russo e la riduzione dei consumi hanno aiutato a mettere in sicurezza il settore in questi mesi, dall’altro l’evoluzione del mercato appare legata molteplici incognite e rischi per il prossimo inverno rimangono alti.
“Come in altre occasioni la variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate”, afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini. “La situazione sui mercati all’ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacità di reazione del sistema al permanere delle tragiche vicende belliche che ancora caratterizzano lo scenario internazionale. Tuttavia i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilità, la stagionalità inciderà sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti.”