“Esprimo grande soddisfazione per il via libera in Commissioni riunite della Camera Ambiente e Attività Produttive al parere sullo schema di decreto legislativo che riordina e semplifica i procedimenti autorizzativi degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, frutto di un grande lavoro di confronto e di sintesi volto a rendere il testo in linea con le esigenze dei territori e degli operatori”. Lo ha fatto sapere con una nota stampa Francesco Battistoni e relatore per la Commissione VIII sul Testo Unico per le Rinnovabili. Il provvedimento definisce i regimi amministrativi per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione e accumulo di energia rinnovabile, nonché per interventi modificativi degli stessi (opere di connessione incluse).
L’obiettivo? Assicurare la massima diffusione delle FER tramite la razionalizzazione, il riordino e la semplificazione delle procedure in materia. Un percorso che si è attirato più di una critica e molte proposte. Non da ultime quelle presentate dalla Regioni in Conferenza Unificata e cui è stata vincolata l’intesa. Piccoli ritocchi che hanno preparato il terreno all’esame finale presso le commissioni parlamentari e all’odierno parere.
“Si tratta di un parere su un provvedimento atteso da tempo e fortemente voluto dal Governo, che reca la firma dei Ministri Pichetto Fratin, Zangrillo e Casellati, che risponde agli obiettivi di semplificazione individuati dal PNRR, consentendo di raccogliere, unificare e consolidare le norme per la realizzazione degli impianti da Fonti di Energie Rinnovabili”, ha aggiunto Battistoni.
“Le 22 condizioni del parere della maggioranza sottoposte al Governo – ha continuato il deputato – recepiscono le istanze dei territori, richiamando, tra gli altri, il principio di una equa ripartizione della percentuale di collocazione degli impianti, al fine di non aggravare ambiti territoriali, come ad esempio quello della Tuscia, che ha già dato contributi significativi al raggiungimento degli obiettivi nazionali sulle energie rinnovabili”.
“Fortemente voluta – prosegue – anche la richiesta agli operatori di una relazione sulla minimizzazione dell’impatto paesaggistico, così come le misure di mitigazione territoriale e l’introduzione di un regime transitorio per i progetti già autorizzati, ma non realizzati e nelle ipotesi in cui sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative”.
“In più – ha sottolineato il Vicepresidente della Commissione Ambiente – è previsto che, nel caso di repowering e revamping degli impianti sottoposti al regime dell’attività libera e della PAS (Procedura abilitativa semplificata), non sia necessaria l’acquisizione del parere dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico e della soprintendenza considerato che le aree oggetto degli interventi risultano già occupate da impianti e che gli interventi previsti in tali regimi comportano, al massimo, modifiche contenute in termini di volumi o spazi occupati”.
“Quando deliberato oggi è la sintesi di un proficuo ed intenso lavoro svolto dalle Commissioni e in tal senso ringrazio il collega Andrea Barabotti co-relatore per la X Commissione”, conclude Battistoni.