Per la nascita di distretti dedicati alla produzione di questo importante vettore energetico, secondo la ripartizione tra regioni e province autonome, a Regione Lombardia è stata assegnata la somma di 33,5 milioni di euro
Le domande e i progetti dal 30 gennaio al 20 febbraio
Favorire la produzione di idrogeno rinnovabile nelle aree industriali dismesse della Lombardia. E’ questo l’obiettivo di una misura del PNRR alla quale la Regione ha aderito attraverso una delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima.
Una misura per favorire la nascita di distretti
“Una misura volta a promuovere l’uso locale di idrogeno verde nell’industria – spiega l’assessore all’Ambiente e Clima – nelle piccole medie imprese e nel trasporto locale. Per la nascita di distretti dedicati alla produzione di questo importante vettore energetico, secondo la ripartizione tra regioni e province autonome, a Regione Lombardia è stata assegnata la somma di 33,5 milioni di euro“.
La transizione energetica
La transizione energetica può compiersi grazie alla diversificazione delle fonti energetiche, in una prospettiva di neutralità tecnologica e a investimenti nella ricerca di tecnologie innovative. In tale contesto, Regione Lombardia considera l’idrogeno come una delle forme di energia su cui puntare. L’idrogeno è infatti l’unico vettore che consente di stoccare energia che, all’impiego, non produce emissioni. Obiettivo del bando è favorire la transizione energetica, rendendo i territori non solo acceleratori nell’ambito dell’utilizzo dell’idrogeno, ma dei veri esempi di sostenibilità ambientale.
Produzione idrogeno, il bando regionale
Con la delibera si aderisce alla proposta del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) e si avvia la fase di competenza regionale. Si completerà con la pubblicazione del bando regionale e l’apertura della finestra informatica per caricare le domande e i progetti dal 30 gennaio al 20 febbraio; periodo in cui potranno essere presentati i progetti che saranno poi sottoposti a valutazione. Anche in considerazione della scadenza del 31 marzo 2023.