FER e bandi governati 2024, tra competizione e timori per le offerte
(Rinnovabili.it) – Gli impianti rinnovabili continueranno la loro crescita a livello globale e i bandi governati 2024 ne saranno una delle principali leve. Accanto ai contratti di compravendita energetica a lungo termine (anche noti come PPA), aste e gare d’appalto pubbliche rappresentano uno strumento di sostegno essenziale. Al punto da prevedere che, quest’anno, aggiungano ai piani di sviluppo verdi globali un altro centinaio di gigawatt (GW). La stima appartiene alla società d’analisi Wood Mackenzie secondo cui verranno messi in gara nel mondo circa 102 GW di capacità rinnovabile. Con oltre 60 GW destinati solo all’eolico offshore,
“Gli appalti pubblici rappresentano uno schema di sostegno primario per la diffusione delle energie rinnovabili in tutto il mondo”, spiega Ana Fernandez Garcia, analista di ricerca senior presso Wood Mackenzie, e principale firma del rapporto. “Le gare aumentano ogni anno e noi previadiamo grandi risultati nel 2024: la regione EMEA si occuperà di oltre il 50% dei badi previsti, principalmente per capacità eolica offshore. I singoli grandi mercati, come la Cina, continueranno a dominare. Finora, la Germania ha annunciato gare di energia rinnovabile per 25 GW per quest’anno, e la Cina è a 17 GW nell’eolico in mare”.
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Aste rinnovabili 2023
La crescita trainata dai bandi governativi 2024 segue lo stesso trend che ha caratterizzato lo scorso anno. Nel 2023, 137 GW di capacità di energia rinnovabile sono stati assegnati a livello globale attraverso aste e appalti pubblici. Il valore appare in aumento del 10% su base annua, nonostante il non facile momento sotto il profilo economico e logistico. In questo caso eolico offshore, onshore e il fotovoltaico hanno rappresentato quasi il 91% del volume assegnato. Il restante 9% è andato a progetti idroelettrici, di biocarburanti, geotermici, solare termici e di produzione energetica dal moto marino. “La capacità eolica onshore aggiudicata nelle gare d’appalto è aumentata nel 2023, ma è stata messa in ombra da un calo del fotovoltaico“, nonostante rappresenti ancora la tecnologia con maggiori progetti assegnati.
Ma la tendenza complessiva per il fv e l’eolico a terra è quella di un calo di offerte da parte di sviluppatori. In altre parole non tutto il contingente messo in gara a livello mondiale è stato assegnato, lasciando scoperto un buon 30%. Caso a parte per l’energia eolica in mare: qui le offerte negative hanno spiazzato un mercato già in difficoltà a causa degli aumenti nei costi tecnologici, portando ad una cancellazione di diversi contratti. “Entrambe le situazioni mettono a rischio la diffusione delle energie rinnovabili e illustrano la necessità di una riforma della progettazione di aste e gare“, ha concluso Fernandez Garcia. “Wood Mackenzie prevede che quest’anno si evolveranno le seguenti tendenze: un aumento dei prezzi massimi e criteri non legati al prezzo che giocheranno un ruolo di primo piano”.