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Aziende energivore e gasivore, Mite: a breve misure di sostegno

Aziende energivore
Via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – Il caro energia di questi mesi non ha colpito solo famiglie e piccole imprese. Anche le aziende energivore e gasivore italiane si trovano oggi a fare i conti con una situazione sempre più ostica. E la dinamica rialzista dei prezzi dell’energia rischia di indebolire la competitività economica di tali soggetti, soprattutto in un momento di ripresa come quello attuale. Cosa intende quindi fare il Governo per sostenere il settore? A porre la domanda è il deputato Gianluca Beneamati (PD) della X Commissione alla Camera. A rispondere è invece la sottosegretaria al Ministero della Transizione ecologica, Ilaria Fontana

Fontana ha assicurato un prossimo intervento a sostengo delle aziende energivore e gasivore d’Italia.  Per la precisione “il Ministero è intenzionato a mettere in campo in tempi brevi due interventi, entrambi definiti in precedenti contesti normativi”. Il primo riguarda l’attuazione dell’articolo 21 della legge 167 del 2017, che ridetermina a favore del settore industriale ad elevato consumo di gas i corrispettivi a copertura di alcuni oneri generali di sistema, il cui gettito è destinato al finanziamento di misure volte al raggiungimento di obiettivi comuni in materia di decarbonizzazione, e dei criteri di ripartizione dei medesimi oneri a carico dei clienti finali.

“Nello specifico, a seguito del dialogo con la Commissione europea, il Ministero ha dato un diverso inquadramento al provvedimento […] e sta realizzando le ultime verifiche formali per la predisposizione e l’emanazione del decreto ministeriale che definirà gli indirizzi che consentiranno all’ARERA di provvedere alla rideterminazione dei corrispettivi a copertura degli oneri generali”.

“Per quanto concerne il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, si segnala che, a seguito della conclusione dell’iter di notifica del regime di aiuti di Stato alla Commissione europea […] è ora in fase conclusiva la concertazione con il Ministero dell’economia e finanze sul decreto attuativo di dette misure per la sua definitiva adozione”. Il Mite spera di poter adottare in tempi previ il provvedimento in maniera tale da iniziare ad assegnare i rimborsi per i costi ETS del 2020 già entro l’anno in corso.  E di proseguire negli anni successivi integrando la misura con la disciplina per promuovere la transizione energetica industriale. “In tal modo, l’Italia si doterebbe di uno strumento di politica attiva, simile a quello già presente in tutti i Paesi manifatturieri europei”, spiega Fontana.

“Si fa infine presente che, oltre a questi due nuovi strumenti, si è lavorato nelle scorse settimane ad un adattamento del decreto cosiddetto «energivori» per il settore elettrico”, ha aggiunto la sottosegretaria. L’obiettivo è tenere conto delle particolari condizioni di esercizio avute dalle imprese durante il periodo della pandemia che ha inciso tecnicamente sulla riduzione della relativa intensità dell’energia elettrica. “Lo schema di provvedimento ha appena ricevuto i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari, per cui potrà essere adottato a breve e dunque evitare possibili penalizzazioni per le imprese più impattate dalle fermate produttive e, conseguentemente dalla riduzione della predetta intensità, che rischierebbero di non essere ammesse”.

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