Le norme di contrasto all’aumento bollette 2022 sotto la lente finanziaria
(Rinnovabili.it) – La pubblicazione del DL Sostegni-ter e delle nuove misure contro l’aumento bollette 2022, ha provocato una rapida alzata di scudi nel mondo delle rinnovabili italiane. Il provvedimento interviene, infatti, direttamente sul comparto colpendo quelli che il Governo definisce “extraprofitti“. Come? Stabilendo la restituzione di una parte delle entrate conseguite dal 1° febbraio al 31 dicembre 2022 tramite uno specifico meccanismo di compensazione. La norma riguarda unicamente gli impianti fotovoltaici sopra i 20 kW incentivati in Conto Energia e quelli solari, idroelettrici, eolici e geotermici (sempre >20 kW) che non accedono a meccanismi di incentivazione.
Occhio al meccanismo di compensazione
Ma i dubbi circa la bontà della misura non arrivano solo dai diretti interessati. Alcune perplessità sono presenti anche nell’analisi condotta dal Servizio Bilancio del Senato. I tecnici di Palazzo Madama hanno studiato la relazione del DL Sostegni-ter per valutarne gli effetti sulla finanza pubblica. E sul tanto criticato articolo 16 avanzano delle preoccupazioni. Il problema principale è che l’energia elettrica immessa in rete da dagli impianti sopracitati produce proventi considerati componenti positivi di reddito di impresa. Per il Servizio Bilancio andrebbero quindi “fornite maggiori valutazioni circa gli effetti della norma sul gettito erariale, in termini di imposte dirette, IRAP ed IVA”.
Non solo. “Si rileva – si legge nell’analisi – che il meccanismo di compensazione […] comporterà un onere che la norma attribuisce al GSE, ente appartenente al perimetro della pubblica amministrazione, qualora il prezzo zonale orario di mercato dell’energia elettrica dovesse nel corso dell’anno 2022 scendere sotto il prezzo di riferimento equo”. In questo caso i tecnici chiedono di chiarire che tale onere “sia a carico delle utenze finali e quindi a valere sulle tariffe per la fornitura dell’energia elettrica”
Aumento bollette 2022 e riduzione degli oneri
Nel testo appaiono anche altre note legate agli interventi contro l’aumento bollette 2022. In merito all’articolo 14 (riduzione degli oneri), i tecnici del Senato scrivono: “la RT afferma che l’importo di 1.200 milioni di euro risulta sufficiente per disporre l’annullamento, per il primo trimestre 2022, delle aliquote relative agli oneri generali per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Tale affermazione non risulta però accompagnata dai dati e dalle informazioni necessarie per verificare la correttezza della quantificazione riportata”.
“Ancora, si segnala che la norma non si presta ad essere contenuta entro un tetto di spesa, non trattandosi di una riduzione parziale ma totale delle aliquote […] Inoltre, andrebbe confermato che le quote dei proventi delle aste impiegate a copertura siano disponibili e non gravate da obbligazioni giuridicamente vincolanti o da programmi di spesa avviati e non rimodulabili”. L’analisi chiede anche di assicurare che l’utilizzo delle somme previsto dalla norma in esame non comporti una dinamica di spesa diversa da quella già scontata nei tendenziali.