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Aumenti energia: +29,8% per elettricità, +14,4% per gas

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 Nuovi aumenti energia elettrica e gas per il IV trimestre 2021

(Rinnovabili.it) – Tempo di ulteriori rincari per l’energia elettrica e il gas. Gli annunciati aumenti nelle bollette 2021 sono stati ufficializzati oggi dall’ARERA con l’aggiornamento trimestrale delle tariffe domestiche sul mercato tutelato. Un più 29,8% per l’elettricità e un più 14,4% per il gas sul periodo ottobre-dicembre, dopo i, rispettivamente, più 9,9% e più 15,3% già incassati nel III trimestre.

Una cosa è sicura: poteva andare peggio. Senza le misure di mitigazione messe in campo dal governo – con il Decreto Lavoro prima e con quello Energia dopo – i rialzi luce e gas avrebbero lasciato un segno più profondo nelle tasche italiane. L’Autorità stima che si sarebbe raggiunto un aumento del 45% nell’energia elettricità e di oltre il 30% nella fattura gas.

Aumenti energia: le cause del caro bollette

Oggi sappiamo che dietro i rincari dell’energia 2021 vi è un mix di fattori, dalle dinamiche di mercato alla ripresa dei consumi mondiali, dal meteo alla pressione del mercato del carbonio. Rispetto al 2020, le commodity energetiche sono tornate a crescere in borsa e, complici le carenze di fornitura di GNL, hanno fatto lievitare i prezzi dell’energia: solo nel terzo trimestre del 2021 il gas ha registrato un aumento di oltre l’80%, con picchi nei mercati all’ingrosso europei di oltre 70 €/MWh nella seconda metà di settembre.

“Per il prezzo del gas naturale non si intravedono segnali di inversione di tendenza dai massimi storici raggiunti negli hub europei”, spiega l’Authority. La domanda “continua ad essere sostenuta sia dall’esigenza di completare la fase di iniezione negli stoccaggi, in vista della prossima stagione invernale, sia dal maggior ricorso alla generazione termoelettrica in alcuni Paesi (come Germania, Regno Unito e Spagna) a compensazione della minore produzione da fonti rinnovabili (eolico, in particolare) rispetto allo scorso anno”. Non facilitano le dinamiche di mercato dove all’accesa concorrenza asiatica per l’acquisto di GNL si è ora aggiunta anche la domanda brasiliana.

Nel Vecchio Continente anche il sistema di scambio delle emissioni (ETS), fa sentire i suoi effetti sulle bollette., sebbene in maniera molto inferire rispetto al boom del gas. Ovviamente il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso ha recepito gli andamenti dei prezzi del gas e della CO2. In questa corsa al rialzo, il PUN italiano, ossia il Prezzo Unico Nazionale ha segnato un vero e proprio record raggiungendo una media di 157 €/MWh a settembre. “In base ai dati di preconsuntivo relativi al terzo trimestre 2021, il PUN per l’elettricità risulta in aumento di circa il 65% rispetto al secondo trimestre 2021 e di circa il 195% rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2020 (124 €/MWh contro – rispettivamente – 75 €/MWh e 42 €/MWh)”.

Caro energia, gli effetti in bolletta

In termini di effetti finali, per l’elettricità nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione del +30% rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua). La spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua).

Nei confronti con il 2020 si deve tener conto dei prezzi particolarmente bassi riscontrati nel periodo della pandemia. Per l’elettricità, infatti, la spesa annua del 2021 è superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si è sostanzialmente tornati ai livelli del 2019.

“La conferma diffusa da ARERA dell’aumento del prezzo dell’energia e del gas preoccupa e fa riflettere”, dichiara il senatore Gianni Girotto, Presidente della Commissione Industria, Commercio, Turismo. “Un aumento, dovuto a una non-ordinaria dinamica dei prezzi di petrolio e gas che hanno raggiunto massimi storici, e in parte estremamente minore all’aumento dei prezzi dei permessi di emissione di CO2. L’Autorità chiede alla politica di individuare interventi strutturali, ed è esattamente quello a cui, come Presidente di Commissione, sto lavorando da fine 2019, come gli atti scritti testimoniano. Per questo posso affermare che liberare la partecipazione delle rinnovabili al mercato elettrico e puntare di più sull’efficienza energetica, con una stabilizzazione del Superbonus e una spinta sulle Comunità di Energia Rinnovabile (CER), è il modo strutturale più efficace per abbattere i costi dell’energia e frenare il caro bollette.”