Arpa Lazio rassicura sui valori ambientali rilevati sul territorio ma i residenti chiedono monitoraggi permamenti sulla loro salute
Si è svolta oggi in commissione Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, un’audizione sull’incendio divampato al Tmb di Malagrotta il 15 giugno, alla quale hanno partecipato: l’assessore regionale alle Politiche abitative, urbanistica, ciclo dei rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero, Massimiliano Valeriani; il direzione regionale “Ambiente”, Vito Consoli; Il direttore regionale “Ciclo dei rifiuti”, Andrea Rafanelli; il Sindaco di Fiumicino, Esterino Montino; i presidenti dei Municipi X, XI, XII e XIII di Roma Capitale; il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo; la Asl Roma 3 e i rappresentanti del Comitato “Valle Galeria Libera”.
Il presidente della decima commissione, Marco Cacciatore (gruppo Misto), nell’introdurre il tema dell’audizione ha posto in evidenza le criticità ambientali conseguenti all’incendio di Malagrotta, soprattutto perché quel territorio è già stato oggetto di varie audizioni per tutte le problematiche ambientali connesse agli impianti ivi esistenti. “È una zona che dovrebbe essere classificata a forte rischio ambientale – ha detto Cacciatore – secondo le norme contenute nella legge regionale approvata in questa legislatura e per la quale mi sono battuto in Consiglio”.
Opinione condivisa e ribadita anche da Maria Teresa Cipollone del Comitato “Valle Galeria Libera”, la quale ha chiesto che venga “monitorata la salute dei residenti, che venga fatto uno studio epidemiologico e degli esami tossicologici sulla popolazione di quei territori”. L’assessore regionale Massimiliano Valeriani, dopo aver ripercorso gli eventi drammatici del 15 giugno e spiegato le azioni messe in campo dai vari soggetti istituzionali, ha spiegato che la perdita di un altro impianto Tmb (il terzo, dopo gli incendi di quello in via Salaria e quello di Rocca Cencia) è molto grave per lo smaltimento dei rifiuti nella Capitale e, per questo, sono state subito trovate delle alternative, aumentando la parte destinata agli impianti di Rida Ambiente ad Aprilia e del Saf a Frosinone e destinando le restanti tonnellate ad impianti ubicati in Piemonte e Toscana. Valeriani ha quindi ribadito che il tema dell’individuazione di nuovi impianti, in zone compatibili, è quanto mai urgente per la Regione Lazio.
Il direttore di Arpa Lazio, Marco Lupo, è intervenuto per relazionare sui dati raccolti dall’Agenzia regionale subito dopo l’incendio e fino al 22 giugno, sia nella zona colpita che in quelle circostanti, fino al comune di Fiumicino, dove è stato installato subito un campionatore, oltre a quello posizionato nella zona dell’incendio e oltre alle centraline fisse, già distribuite sul territorio. Dai dati raccolti sull’acqua e sull’aria, ha spiegato Lupo, sono emersi valori nei limiti di legge, fatta eccezione per alcuni valori rilevati a Fiumicino a poche ore dall’incendio ma poi rientrati nella norma. Restano da analizzare i dati raccolti sul suolo.
All’audizione hanno partecipato i consiglieri regionali Daniele Giannini (Lega) e Fabrizio Ghera (Fratelli d’Italia).