Bolletta del gas settembre 2023, l’aggiornamento della CMEM,m
(Rinnovabili.it) – Saremo anche ben lontani dagli spaventosi picchi di agosto 2022, ma il prezzo del gas in Europa continua a tenersi ben sopra la media del 2019. E complici le tensioni di mercato innescate dagli scioperi in Australia e dall’offerta più contenuta della Norvegia, in Italia la bolletta del gas di settembre 2023 ha registrato l’ennesimo rincaro. Un più 4,8% rispetto ad agosto per gli utenti in maggior tutela. Lo ha comunicato ieri sera l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) spiegando come l’aumento sia dovuto esclusivamente al valore della materia prima. La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEM,m) è passata dai 33,2085 euro/MWh di agosto a 37,0454 euro/MWh di settembre.
Un rialzo che sarebbe potuto essere ancora più salato se non fosse stato prorogato fino alla fine del 2023 l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva al 5% nella bolletta del gas. Complessivamente, spiega l’ARERA, la spesa gas per la famiglia tipo da ottobre 2022 a settembre 2023 risulta di circa 1.459 euro (imposte comprese) Un valore del 13,9% più basso rispetto quello dei 12 mesi precedenti (ottobre 2021 – settembre 2022).
Bollette gas 2023, l’aggiornamento di ARERA
A differenza di quella elettrica, per la bolletta del gas le condizioni di tutela vengono aggiornate con cadenza mensile dall’autunno 2022. Il motivo è semplice: la crisi energetica che ha investito l’Europa con lo scoppio della guerra russa in Ucraina, ha aumentato la necessità di un monitoraggio più assiduo dei prezzi. Perché? Per intercettare rapidamente i problemi ed eventuali iniziative nazionali per il contenimento del caro energia. Almeno fino al termine del regime di tutela. In base al nuovo metodo di calcolo, la CMEMm applicata ai clienti viene pubblicata nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento ed è pari alla media mensile del prezzo giornaliero – , il PSV (Punto di Scambio Virtuale) day ahead – sul mercato all’ingrosso italiano.
L’aggiornamento ARERA per la bolletta del gas di settembre 2023 mostra come l’aumento sia interamente determinato dalla maggiore spesa per la materia gas naturale. Per la precisione l’approvvigionamento della materia prima e le attività connesse hanno registrato un più 10% circa rispetto al mese di agosto 2023. Raggiungendo così quota 44,14 centesimi di euro per metro cubo. Aggiungendo anche gli importi della vendita al dettaglio, della gestione del contatore, delle imposte si raggiunge un totale di 94,78 centesimi di euro per metro cubo.
Prezzi del gas, le previsioni a breve termine
Al momento in Italia come in Europa l’unica cosa certa sul fronte del gas è che nulla è sicuro. Sulla volatilità di settembre hanno pesato molto gli scioperi australiani in due stabilimenti di GNL della Chevron Corp, da soli rappresentano oltre il 5% della fornitura globale di gas naturale liquefatto. È bastata la sola preoccupazione di una ridotta produzione e, conseguentemente, di una maggiore competizione con la Cina, per alzare i prezzi del gas nei mercati europei. Non ha aiutato, quindi, che nello stesso periodo si verificasse una leggera contrazione dell’offerta norvegese di gas naturale.
Al momento il quadro generale appare positivo. I consumi di gas si stanno mantenendo a livelli più bassi della media pre crisi e le alte temperature del periodo fanno immaginare un ritardo nella domanda di riscaldamento. Inoltre, in Europa le riserve di gas naturale sono piene per circa il 94% e la Norvegia ha aumentato nuovamente l’offerta. Tuttavia per gli analisti di settore occorre non abbandonare la cautela. Gli esperti temono che un inverno eccezionalmente rigido possa far raddoppiare o addirittura triplicare i prezzi del gas entro la fine dell’anno.