(Rinnovabili.i) – La Strategia Forestale Nazionale (SFN) è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (GU serie generale n. 33 del 9 febbraio 2022). Il documento è previsto nel Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali (TUFF).
La validità della SFN sarà ventennale e dovrà essere aggiornata a seguito di verifiche quinquennali o su richieste istituzionali specifiche e in applicazione di nuovi impegni internazionali.
Uno strumento per definire le politiche forestali
La Strategia Forestale Nazionale per il settore forestale e le sue filiere è uno strumento che ha l’obiettivo di portare le foreste nazionali ad essere «estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane».
Condizioni di cui si giovano i cittadini di oggi ma che avranno il medesimo valore anche per le prossime generazioni.
Un’altra finalità della Strategia Forestale Nazionale è incentivare la tutela e l’uso consapevole e responsabile delle risorse naturali coinvolgendo tutti i cittadini a collaborare in azioni orientate a seguire criteri di sostenibilità.
È quindi evidente l’importanza dell’approvazione della SFN, perché è uno strumento essenziale per definire le politiche forestali nazionali e per guidare la pianificazione forestale del Paese. Inoltre, le comunità rurali e montane godranno dei benefici ecologici, sociali ed economici.
Sguardo ventennale
«Finalmente abbiamo la corretta impostazione per poter operare con uno sguardo almeno ventennale, che è l’arco temporale minimo per chi è impegnato nel settore forestale e per pianificare le politiche di sostenibilità e di tutela della biodiversità.
L’introduzione della Strategia Forestale Nazionale consentirà di armonizzare gli obiettivi e le azioni per la sostenibilità in una cornice uniforme e di medio periodo con i documenti internazionali, dall’Agenda 2030 a Farm to Fork, dalla Strategia per la Biodiversità 2030 all’Accordo di Parigi, fino al Green Deal.
Questo è il risultato di un ottimo lavoro di concertazione guidato dalla Direzione Foreste del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha raccolto il contributo di tutti gli stakeholder del mondo forestale», ha commentato con giusta soddisfazione Sabrina Diamanti, presidente del CONAF (Consiglio Ordine Nazionale dottori Agronomi e dottori Forestali).
Obiettivi, condizioni e risorse
Spiega Marco Bonavia, consigliere del CONAF: «Sappiamo che la pianificazione forestale può essere locale, di area vasta o regionale. Il livello nazionale è proprio questo, quello che indirizza le scelte di tutti i livelli sottostanti definendo obiettivi, chiarendo le condizioni e mettendo una parte di risorse.
I dottori forestali per impostazione gestiscono e ragionano sul futuro di superfici forestali, con tempi e considerazioni che talvolta sfuggono a chi non è del mestiere.
Anche grazie a un documento come la Strategia Forestale Nazionale ora abbiamo la certezza che la pianificazione forestale avrà le risorse finanziarie necessarie per i prossimi vent’anni».