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Anche la Cina dà un giro di vite alle emissioni di metano

Emissioni di metano: 40 paesi annunceranno nuovi target alla COP27
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Circa 1/3 del riscaldamento globale antropico cumulato dipende dalle emissioni di metano

(Rinnovabili.it) – L’alleanza globale per ridurre le emissioni di metano continua a crescere e rafforzare gli impegni. Sono 150 i paesi che oggi aderiscono alla Global Methane Pledge, 50 più di quelli che avevano creato l’iniziativa l’anno scorso. E aumentano anche i numeri dei piani nazionali per tagliare il CH4, con strategie più concrete.

È quanto emerso ieri alla COP27 in corso a Sharm el-Sheikh durante la riunione ministeriale del patto globale contro il metano, la prima dal suo lancio ufficiale a Glasgow su input di Stati Uniti ed Europa. Anche se i membri continuano a procedere in ordine sparso, il livello delle promesse si avvicina a quello necessario per dare un contributo significativo al contenimento del riscaldamento globale sotto gli 1,5°C.  

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Per onorare il target complessivo di ridurre le emissioni di metano globali del 30% entro il 2030, alcuni dei maggiori emettitori mondiali hanno aumentato numero e qualità delle azioni. Il Canada ha annunciato che obbligherà le compagnie fossili a cercare e riparare i leak da infrastrutture e stabilimenti con cadenza mensile.

La Nigeria, dal canto suo, darà un giro di vite al venting e al flaring, pratiche che prevedono il rilascio controllato in atmosfera del metano estratto o la sua combustione. USA, UE, UK, Canada, Singapore, Norvegia e Giappone hanno promesso di intraprendere delle azioni immediate per fermare i leak di metano dalle strutture estrattive, ma non hanno fornito un quadro più dettagliato di come intendono muoversi.

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A sorpresa, alla ministeriale è arrivata una buona notizia dalla Cina. Pechino non aderisce formalmente alla Global Methane Pledge – così come India e Russia – ma ha partecipato lo stesso al vertice con la sua massima autorità in materia, l’inviato speciale per il clima Xie Zenhua. Il quale ha annunciato che il governo ha preparato una strategia nazionale contro le emissioni di metano a cui manca solo l’ok finale e che è allineata con gli obiettivi della Pledge.

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