di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Approvata la raccomandazione sulle Linee guida per il dibattito pubblico. Ci ha pensato la commissione nazionale ad hoc, istituita con decreto ministeriale. Per il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini si tratta di “strumento cruciale per il coinvolgimento di cittadini e imprese nelle decisioni sulle grandi opere”.
Il dibattito pubblico ha infatti il compito di garantire il più ampio coinvolgimento degli enti territoriali e della società civile nei processi decisionali sulle grandi opere che hanno un impatto economico, sociale e ambientale per la collettività. Si occupa di definire in modo concreto in che modo le comunità territoriali potranno intervenire nelle scelte per la realizzazione delle grandi opere.
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Il documento approvato chiarisce i tempi e individua le funzioni che la commissione dovrà svolgere, mette in evidenza il ruolo centrale del coordinatore del dibattito e delle altre figure che intervengono nel procedimento. Molto avrà a che fare anche con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, tanto che nel decreto su governance Recovery e Semplificazioni è stato già rafforzato: il dibattito pubblico sarà ampliato, e reso obbligatorio, a una platea maggiore di opere.
I prossimi tre passi prevedono l’individuazione di un elenco dei coordinatori del dibattito pubblico, la predisposizione di un regolamento per i poteri sostitutivi della commissione, e la comunicazione sulle nuove regole del procedimento abbreviato.
“La commissione nazionale per il dibattito pubblico riveste un ruolo cruciale nel promuovere il coinvolgimento dei territori e l’adozione della linee guida contribuisce a rende operativo un indispensabile strumento di partecipazione democratica – afferma Giovannini – sono convinto che l’utilizzo del dibattito pubblico agevolerà l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza facendo in modo che le opere, sulle quali siamo chiamati a costruire lo sviluppo futuro del Paese, siano anche il frutto di una più ampia condivisione con cittadini e imprese”.
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Obiettivo finale è rendere il dibattito pubblico, anche in Italia, un modello di democrazia partecipativa. E’ per questo che nei prossimi mesi saranno organizzati una serie di appuntamenti sul territorio.