(Rinnovabili.it) – Ci sono cittadini che donano cibo, vestiti, denaro, tempo o acqua: ad Amsterdam si dona la propria pipì per concimare i tetti verdi.
Non è uno scherzo, ma la campagna Green Urine promossa dalla municipalità in occasione della Settimana Internazionale dell’acqua, per consentire la raccolta delle ‘donazioni’ di urina attraverso particolari orinatoi pubblici collocati nello scenario della Place de la Bourse di Amsterdam.
Ad occuparsi del progetto è la società dedicata alla gestione dell’acqua Waternet che, una volta raccolta la “pipì” dei cittadini, sottoporrà le urine ad un particolare trattamento per estrarne i fosfati e trasformarli in stuvrite, un fertilizzante estremamente efficace in agricoltura ed orticolatura.
La stuvrite raccolta servirà a concimare circa un ettaro di tetti verdi sparsi per tutta la città, contribuendo nello stesso tempo a ridurre il carico di rifiuti diretti alle fogne, abbattere il consumo d’acqua necessario per lo scarico ed eliminare il costo e la produzione del fertilizzante necessario per mantenere in perfetto stato i giardini pensili.
Nonostante il progetto possa far sorridere, la campagna è stata ideata con il preciso desiderio di comunicare al mondo il potenziale sprecato contenuto nelle urine. Azoto, potassio e fosforo sono tutti elementi contenuti nelle urine ed indispensabili a livello quotidiano, ma che oggi vengono estratti dall’altra parte del mondo non senza spreco di risorse inutili. La campagna Green Urine è solo la punta dell’iceberg del maxi progetto avviato dalla società Waternet che entro aprile del prossimo anno, vedrà la costruzione di una centrale per il riciclo delle urine dalle acque reflue cittadine per trasformale in fertilizzante per tetti verdi, con una media produttiva di circa 1.000 tonnellate di fertilizzante l’anno!
Il caso di Amsterdam segue altri esempi precursori, come il caso avviato dalla cittadina svedese Tanum nel 2002, che per prima avviò un progetto di recupero delle urine attraverso i bagni pubblici.