Un progetto di fruizione lenta del paesaggio
Firenze – Focus, in commissione Ambiente presieduta da Lucia De Robertis (Pd), sul progetto di paesaggio “Ferro-Ciclovie della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi”, grazie all’audizione dei Sindaci dei territori interessati. Un progetto di fruizione lenta del paesaggio, dinamico e opportuno per i territori, che ha la sua genesi nel 2016 e che è cresciuto nel tempo arrivando, oggi, a interessare quattordici comuni, nella interconnessione tra la ferrovia storica e la direttrice Siena, Arezzo, Grosseto.
Ma i Sindaci interessati cosa ne pensano? Molti gli input dei primi cittadini presenti, che hanno sottolineato la necessità di rivendicare non solo la funzione turistica della ferrovia storica ma anche trasportistica, quale direttrice di collegamento tra le aree interne e le grandi città; soffermandosi sull’importanza di una connessione che diventa tema di sviluppo per la Toscana del Sud. Da qui la richiesta di dare priorità di investimento alla ciclovia delle Crete Senesi e di aggiornare la riflessione sull’uso della ferrovia di Asciano: “Dieci trenini l’anno non sono sufficienti a creare sviluppo”, è stato sottolineato. Valorizzare il patrimonio infrastrutturale della viabilità diventa quindi imperativo categorico, a livello regionale ma anche europeo, in una visione di utilizzo da mettere a sistema con la Due Mari e con la Cassia.
Le riflessioni – di natura tecnica e politica proposte dai Sindaci – hanno portato la presidente De Robertis ad aggiornare questo progetto di paesaggio, per condividere le proposte dei primi cittadini, confrontarsi con i tecnici della Giunta, per accompagnare con un atto condiviso la proposta di deliberazione. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente Alessandro Capecchi (FdI), che ha chiesto di aggiornare la discussione per avere un quadro più completo sia sulle norme tecniche di attuazione che sulla sostenibilità finanziaria. Stessa analisi anche da parte di Marco Landi (Lega), Cristiano Benucci (Pd) e Francesco Gazzetti (Pd), che si sono soffermati rispettivamente sui disciplinari produttivi delle varie zone; sui sindaci quali custodi del territorio; sul trasporto ferroviario da sviluppare, rivitalizzando anche le piccole stazioni. Apprezzamento per le audizioni svolte sono state espresse dalle consigliere del territorio, Elena Rosignoli e Anna Paris, entrambe del Partito democratico, che hanno condiviso la necessità di approfondire ma senza temporeggiare. “La Toscana del sud ha bisogno di questo progetto”, ha affermato Paris.
Nel corso dei lavori la commissione ha anche approvato a maggioranza (con il voto favorevole dei consiglieri della maggioranza e il voto contrario della minoranza) la proposta di deliberazione sul bilancio preventivo economico annuale per l’esercizio 2021 e il bilancio pluriennale 2021-2023 dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat).
Il valore della produzione per il 2021 si assesta a euro 51.851.502. Sul fronte dei contributi, il 92,39 per cento – pari a 47.820.001 – è stato erogato dalla Regione Toscana, tra contributi per attività istituzionale obbligatoria (46.545.000 euro) e non obbligatoria (1.275.001 euro); accanto a contributi da Comuni, altri enti pubblici, progetti comunitari e altri soggetti.
I costi della produzione ammontano a 49.468.040 euro. La voce acquisti di beni – 1.334.385 euro – è rappresentata in buona parte da materiali di consumo per laboratori e carburanti; posta in aumento sia per la previsione degli acquisti per il 2021 che per i nuovi contratti di fornitura.
Le poste più significative degli acquisti per servizi – pari a 10.044.202 euro – spaziano dalle manutenzioni e riparazioni alle utenze e servizi di pulizia, dai servizi di mensa alle assicurazioni.
La voce costi per godimento beni di terzi, pari a 1.149.753 euro, è costituita da fitti Immobiliari, altri canoni di noleggio e canoni noleggio di autovetture. Sul triennio la spesa diminuisce per il venir meno di fitti immobiliari a seguito del trasloco nella nuova sede.
Il costo del personale è pari a 34.513.408 euro.
Come da deliberazione di Giunta, il conto economico preventivo si chiude in pareggio, con un risultato economico pari a zero.
Sul programma degli Investimenti 2021-2023, le risorse assegnate nel 2021 sono pari a 2.400.000 per il triennio: 800.000 euro per ciascuna annualità. Il piano degli Investimenti prevede inoltre ulteriori risorse residue delle precedenti programmazioni degli investimenti per 2.082.784 euro (provenienti da risorse regionali) oltre che risorse provenienti da autofinanziamento e da ammortamenti per 5.889.248 euro.