Rinnovabili

Ambiente: Scoccimarro, casse espansione non previste su Tagliamento

Di Diego Cruciat – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=19931953

Nel 2020 espresso parere fortemente contrario al piano

Udine, 21 gen – “Sul tema Tagliamento va fatta chiarezza e ci si deve assumere la responsabilità istituzionale di mettere in atto progetti condivisi con il territorio, e con il Veneto, affinché, se si dovesse verificare un evento di piena come quello del 1966, non si registrino morti e devastazioni come 56 anni fa”.

Questo il commento dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, in merito l’aggiornamento del Pgra, il Piano di gestione del rischio alluvioni, pubblicato dall’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali (ente statale) – “con il quale – spiega Scoccimarro – ci siamo da tempo messi in contatto perché gli allegati al Piano contengono purtroppo alcuni refusi che inducono a errate interpretazioni”

“Infatti – prosegue l’assessore – nel dicembre 2020 il Friuli Venezia Giulia, assieme al Veneto, per la prima volta, aveva espresso un parere decisamente contrario al piano, perché conteneva sia l’ipotesi delle casse che della traversa di Pinzano, opere fra loro incompatibili e ingiustificate”.

“Nel corso del 2021 – rassicura Scoccimarro – congiuntamente con la regione Veneto è stato predisposto un lavoro da parte dei nostri uffici regionali che ha portato alla modifica del progetto di piano, e ha consentito l’adozione del Piano in cui non figurano più le casse di espansione. Per questo abbiamo chiesto all’Autorità di bacino di modificare gli allegati al piano prima del Dpcm, così come da allegato III. Oggi infatti la tabella aggiornata degli interventi prevede solo le opere licenziate dal “Laboratorio Tagliamento”, composto dai Comuni e dai professionisti individuati dalle Amministrazioni comunali dei territori interessati”.

L’assessore alla Difesa dell’Ambiente specifica poi infine che – “gli aspetti progettuali verranno affrontati in seguito, confrontandoci con il territorio; infatti, proprio nell’ottica della massima condivisione con i sindaci e portatori d’interessi, ho avviato il percorso Mab Unesco per far sedere a uno stesso tavolo tutti gli attori e affrontare ogni aspetto, comprese le compensazioni economiche”. ARC/Com/cm/al

Exit mobile version