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Ambiente, Bottacin: “Servono deroghe alle norme europee sul deflusso ecologico”

In Consiglio regionale approvata una mozione che chiede deroghe alla normativa UE sul deflusso ecologico

Foto di Tomasz Marciniak da Pixabay

Si temono pesanti ricadute negative sull’economia

(AVN) Venezia, 24 febbraio 2021

“E’ assolutamente necessario ricalibrare la nuova normativa europea sul deflusso ecologico. Applicata così com’è potrebbe portare anche pesanti ricadute negative sull’economia, in particolare quella delle località dove la presenza di laghi è un importante volano per il turismo. Molto bene l’approvazione, avvenuta in Consiglio regionale anche con il mio sostegno, di una chiara mozione in questo senso”.

Lo dichiara l’Assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin.

“Sono diverse le problematiche che un’applicazione incondizionata della normativa europea potrebbe comportare – sottolinea Bottacin – da un deficit rilevante nella produzione energetica da fonte rinnovabile con consistente riduzione in particolare dei canoni idrici fondamentali per il territorio, alla carenza di riserva idrica a fini irrigui e agricoli con tutto ciò che ne consegue, ma effetti negativi si riserverebbero anche sulle comunità biologiche lacustri. A tutto ciò, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo in questo periodo, non può non essere sommato il fatto che ci troveremmo di fronte a un pesantissimo e forse irreversibile danno per un settore vitale quale è quello turistico”.

“Abbiamo fatto diverse simulazioni che evidenziano come l’acqua nei laghi non sarebbe garantita con certezza nemmeno d’estate – prosegue Bottacin – è un allarme che avevo lanciato già da un paio d’anni, ma ora la situazione è ancora più pesante, perché non solo rischia di compromettere la vivibilità ambientale del territorio, nella convinzione errata di difenderla, ma anche di stroncare aree da tempo in seria difficoltà, e oggi in una situazione, a causa anche del Covid, quasi drammatica”.

“Sono molte le contraddizioni della norma, che si contrappone anche ad altre sia comunitarie che statali – conclude l’assessore – e che per giunta non considera gli effetti dei cambiamenti climatici, né gli utilizzi degli svuotamenti ai fini di mantenere i territori in sicurezza, considerato che per laminare le piene è necessario regolare i livelli dei laghi, ma altresì fondamentale è il loro utilizzo come luogo di pescaggio dell’acqua per lo spegnimento degli incendi boschivi. Per questo motivo l’unica via possibile per una sua applicazione non dannosa è che possano essere previste esplicite deroghe territoriali, soprattutto laddove provochi un eccessivo impatto economico, pericolo contro cui continueremo a combattere con forza”.