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Alberi Ogm, la cassaforte di carbonio che assorbe il 27% di CO2 in più

Alberi Ogm: la superforesta che assorbe il 27% di CO2 in più
crediti: Living Carbon

La startup Usa Living Carbon dà il via alla vendita di crediti di carbonio per i suoi alberi Ogm

(Rinnovabili.it) – Tra qualche giorno la startup americana Living Carbon inizierà a piantare la prima “superforesta” del mondo. Alcuni appezzamenti di terreno in Georgia e Pennsylvania saranno la sede del primo test che la compagnia effettua fuori dal laboratorio. Obiettivo: dimostrare che i suoi alberi Ogm hanno davvero le grandi performance dichiarate.

Living Carbon assicura che i suoi alberi Ogm, dei pioppi, hanno un ritmo di crescita che supera del 53% quello dei pioppi tradizionali. Questo si traduce in più biomassa, quindi in più CO2 stoccata in minor tempo. Inoltre, i pioppi con il genoma modificato dalla startup riuscirebbero ad assorbire fino al 27% di anidride carbonica in più. Insomma, delle “casseforti” di carbonio.

A febbraio saranno piantati i primi 60mila semi di pioppo transgenico. L’obiettivo è arrivare a 4-5 milioni di alberi Ogm nel 2024. Un affare per aziende che vogliono compensare la propria CO2. Infatti, la startup ha già assegnato tutti i crediti di carbonio che genererà nel 2023. E pochi mesi fa ha ricevuto il sostegno di big come Toyota.

Creare alberi Ogm

Come funziona il processo per creare alberi Ogm? L’azienda ha modificato geneticamente alcuni tratti in modo da rendere più efficiente il processo di fotosintesi. La pianta “respira meglio”. “Di solito, i prodotti di scarto della fotorespirazione vengono esportati dal cloroplasto a diversi organelli per i cicli metabolici. La nostra biotecnologia consente al cloroplasto di scomporre internamente questi prodotti di scarto e di trasformarli in glucosio e cellulosa, ricchi di energia”, spiega Living Carbon.

Qual è l’impatto? Secondo l’azienda, se continua a mantenere il ritmo di raddoppio del numero di alberi ogni anno, entro il 2030 ne saranno stati piantati abbastanza da rimuovere l’1,66% delle emissioni di gas serra globali ai valori del 2021 (circa 600 mln t), nell’arco dell’intero ciclo di vita delle piante.

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