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Emissioni, Air France guida il fronte del no a nuove tasse verdi

L'Eliseo ragiona su un aumento delle tasse per il trasporto aereo e rivede il pacchetto di aiuti da 7 miliardi di euro per Air France.

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Credtis: Maïlys Jans da Pixabay

Dopo la vittoria dei Verdi, la Francia stringe sul trasporto aereo ed Air France si prepara al peggio

(Rinnovabili.it) – Air France – KLM in rotta di collisione con Eliseo e Commissione UE. La compagnia franco-olandese sbatte il pugno sul tavolo e si prepara a scendere in trincea contro l’imposizione di nuove tasse. Un’idea che è ormai all’ordine del giorno in Francia. Per necessità di sopravvivenza politica, più che per convinzione. Ma lo è anche in Olanda.

Dopo le elezioni locali dello scorso giugno, il presidente Emmanuel Macron aveva dovuto fare i conti con l’arrembaggio del partito dei Verdi, che aveva ottenuto buoni risultati alle urne. Per evitare fibrillazioni nella maggioranza Macron aveva annunciato una Convenzione dei cittadini sul clima, iniziativa che doveva discutere circa 150 proposte. Tra queste, l’aumento delle tasse per i viaggi aerei di ben 30 euro a passeggero in classe economy per voli a corto raggio, e di 400 euro per chi viaggia in business su tratte lunghe.

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Attualmente, queste tasse sono di 1,5 e 18 euro. Il conto per le compagnie sarebbe di oltre 4 miliardi di euro l’anno. Una stangata per Air France che si prepara anche in Olanda, dove dal 1 gennaio verrà introdotta una tassa aggiuntiva per passeggero che vale circa 220 milioni di euro con i volumi di traffico pre-pandemia.

Il ceo di Air France, Ben Smith, ha bocciato senza appello la proposta francese. Nuove tasse “non supportano la riduzione delle emissioni”, ha affermato, “anzi è una mossa controproducente e ci priverebbe di risorse che potrebbero essere altrimenti investite in progetti ambientali. Un tentativo in extremis di salvare il salvabile e di non perdere gli aiuti promessi. Infatti, l’azienda contava su un pacchetto di aiuti del valore di 7 miliardi di euro. Che adesso potrebbe essere cancellato, con il parlamento intento a formulare leggi in linea con gli esiti della Convenzione.

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Lo stesso ministro delle Finanze di Parigi, Bruno Le Maire, considera “grottesco” tenere gli aiuti e aggiungere tasse: sarebbe come riprendere ad Air France ciò che lo Stato le ha appena dato. E come lui la pensano anche gli altri membri del governo che prima avevano dato parere favorevole.