(Rinnovabili.it) – Mentre a livello europeo la situazione delle bioenergie non riesce a nascondere un momento di fatica, sul fronte nazionale persiste ancora il fermento dell’attesa. L’attesa di un sistema che permetta il pieno sviluppo del potenziale energetico legato alle biomasse nostrane e che secondo quanto stimato dall’Osservatorio delle Agroenergie sarebbe in grado di portare a benefici fino a 20 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, 80 milioni di tonnellate di CO2 in meno e 10mila nuovi green job. Sulla questione è intervenuto oggi il ministro delle politiche agricole Saverio Romano, attraverso di saluto a Flormart, il salone internazionale del Florovivaismo. “La produzione di energie alternative – ha commentato Romano – diventerà presto un tema centrale, da cui non poter prescindere. Anche il settore agricolo e quello agroalimentare potranno offrire un prezioso contributo, attraverso i meccanismi di smaltimento delle biomasse. Un sistema per produrre agroenergie pulite e permettere agli agricoltori di integrare il loro reddito, in modo da garantire al comparto stabili prospettive di sviluppo. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sta mettendo a punto un documento di indirizzo per stabilire i ruoli e le competenze, in modo che il processo di produzione di agroenergie diventi una realtà concreta”.