La regione ha inteso aderire ad un’ ulteriore proposta di progetto europeo sulla "pianificazione dello spazio marittimo (PSM), nel Mar Mediterraneo e/o il Mar Nero"
La Direttiva Quadro della Comunità Europea 2008/56/CE (Marine Strategy), recepita nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo n. 190 del 13 ottobre 2010, si pone come obiettivi principali la promozione di un uso sostenibile dei mari e la conservazione degli ecosistemi marini, attraverso l’integrazione tra le diverse politiche settoriali, gli strumenti di conoscenza e monitoraggio, di pianificazione e programmazione che hanno un impatto sull’ambiente marino. La pianificazione dello spazio marittimo (PSM) è uno strumento innovativo che non si basa esclusivamente sull’up-to-date di conoscenze sviluppate per studiare i mari e gli oceani, ma cerca anche di migliorare la gestione delle risorse dal punto di vista ambientale, economico-sociale e giuridico.
La nuova politica marittima integrata dell’UE ha riconosciuto che le zone marittime e costiere d’Europa sono fondamentali per il benessere e la prosperità della Comunità. Essa mira a rafforzare la capacità dell’Europa di affrontare le sfide imposte quali la globalizzazione, il cambiamento climatico, il degrado dell’ambiente marino, la sicurezza marittima, la sicurezza energetica e la sostenibilità.
Alla base delle PSM c’è la consapevolezza che la “Blue Economy” rappresenti un grande potenziale per lo sviluppo sostenibile degli Stati membri dell’UE, poggiandosi sui principali assi di sviluppo: Blu Energy, Acquacoltura, turismo costiero e da crociera, risorse minerarie, biotecnologie Blu.
Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), Autorità competente per il coordinamento delle attività di che trattasi, avvalendosi del Comitato tecnico di cui all’art.5 del D.Lgs.190/2010 e con il supporto tecnico scientifico dell’ISPRA, ha portato a termine la prima fase operativa per l’attuazione della Marine Strategy, attraverso la trasmissione alla Commissione Europea dei reporting sheet relativi a: 1. la valutazione iniziale dello stato ambientale delle acque marine sulla base delle informazioni disponibili; 2. la determinazione dei requisiti del buono stato ambientale; 3. la definizione dei traguardi ambientali.
Gli adempimenti messi in atto hanno evidenziato una serie di lacune informative e di valutazione per colmare le quali il MATTM ha inteso avvalersi della collaborazione delle regioni costiere, tra le quali la Regione Puglia.
A riguardo si è avviata un’ intensa attività di confronto tra il Ministero e le regioni interessate volta ad individuare le attività di integrazione tecnico scientifica da realizzare, nonché le modalità tecnico- operative delle stesse ed i criteri di riparto delle somme disponibili per singola sottoregione.
Lo schema di Protocollo è stato fatto proprio dalla Regione Puglia con DGR 2805 del 14 dicembre 2013.
All’interno del solco tracciato dalla Marine Strategy, la Regione Puglia ha inteso aderire ad un’ ulteriore proposta di progetto europeo che rispondeva alla “call MARE/2012/25” sulla “pianificazione dello spazio marittimo (PSM), nel Mar Mediterraneo e/o il Mar Nero”. Il progetto è stato redatto dal CNR-ISMAR, in qualità di Leader Partner, in collaborazione con tutti i partner di progetto.
La proposta si intitola “ADRI-PLAN: pianificazione dello spazio marittimo (PSM) Adriatico/Ionico“ e fornisce un approccio comunemente accettato di PSM transfrontaliera nella regione adriatico-ionica, considerata nel suo insieme e più precisamente attraverso due aree-target: Nord Adriatico; Sud Adriatico/Nord del Mar Ionio. L’approccio proposto si basa sulle migliori conoscenze disponibili e sarà sviluppato con il supporto di partner istituzionali, osservatori e il coinvolgimento di tutti i principali soggetti interessati e fornirà raccomandazioni dettagliate per la valutazione di PSM transfrontaliera.
ADRI-Plan raccoglierà ed elaborerà le esistenti ricerche e studi in tema di PSM e del più vasto campo della gestione dell’ambiente marino, al fine di trasferire metodologie e buone pratiche nell’area del Mediterraneo.
Obiettivo della proposta, dal valore di € 1.250.000,00 e durata di 18 mesi è quello di acquisire conoscenza ed esperienza pratica nell’implementazione della pianificazione dello spazio marittimo nella macroregione adriatico-ionica ed in alcune specifiche subaree, fornendo valore aggiunto alle attività di pianificazione e cooperazione già in atto.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- progettare e realizzare azioni concrete di pianificazione transnazionale in cooperazione con altre regioni ed altri paesi EU e non EU, in accordo con i dieci principi guida identificati nella Roadmap della CE del 2008, con il coinvolgimento delle autorità coinvolte nel governo dell’area;
- identificare le barriere reali e potenziali al processo di pianificazione e di composizione di usi conflittuali e formulare raccomandazioni sull’applicazione della pianificazione.
Il consorzio proponente, guidato dal CNR-ISMAR, comprende partner tecnico-scientifici nazionali (IUAV, Conisma, OGS), sloveni, croati e greci. Sono presenti inoltre partner ed osservatori istituzionali, fra cui numerose regioni costiere italiane, croate e greche, Enti ed Amministrazioni centrali e locali.
L’impegno della Regione Puglia è quello di:
- orientare le attività di elaborazione della proposta di pianificazione per l’Adriatico-Ionio, collaborando alla definizione dei bisogni, opportunità, pericoli, ostacoli, conflitti, barriere agli usi del mare e delle coste;
- favorire il trasferimento dei risultati del progetto nel quadro delle azioni e delle politiche nazionali e regionali.
È stato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, a dichiarare la disponibilità ad ospitare, nei primi di aprile, un ulteriore momento di confronto sulla pianificazione a tutela delle acque e delle coste, nel quadro della macroregione adriatico-ionica. Lo ha fatto intervenendo alla Conferenza transnazionale di Fiume, in Croazia, che ha visto il presidente pugliese tra i principali relatori del secondo incontro (il primo si è tenuto a Venezia, in gennaio).
Il progetto di cui trattasi rappresenta uno dei migliori approcci nella valorizzazione della risorsa marina nel contesto delle politiche territoriali e di sviluppo coniugato alla conservazione ecologica, da legare intimamente anche alla nuova declinazione dei temi energetici, secondo un approccio più maturo, in grado di svincolarsi dalle logiche consumistiche della diffusione incontrollata degli impianti.
di Francesco Matarrese e Francesco Corvace, funzionari Servizio Ecologia Regione Puglia