Dopo la chiusura delle forniture Gazprom alla Bulgaria, il paesi si candida per ospitare il primo progetto pilota nell'ambito della nuova piattaforma d'acquisto UE per gas ed elettricità
Acquisti comuni di energia, a che punto siamo?
(Rinnovabili.it) – Entra nel vivo la piattaforma per gli acquisti comuni di energia dell’UE. Dopo il primo incontro virtuale tra i Ventisette, svoltosi il 7 aprile, oggi la Bulgaria si candida per l’istituzione della prima task force regionale, unità pilota che esaminerà il fabbisogno di gas ed elettricità, i prezzi e i flussi, nonché gli aspetti infrastrutturali. Una mossa divenuta urgente all’indomani dell’interruzione delle forniture di gas da parte della russa Gazprom alla compagnia bulgara Bulgargaz.
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A seguito dello stop ai rubinetti il vice primo ministro bulgaro Assen Vassilev ha tenuto una serie di incontri in seno alla Commissione europea e insieme all’Esecutivo UE ha deciso di passare all’azione. La task force sarà istituita a Sofia e si concentrerà sull’anno a venire. Nel concreto fornirà competenze e know-how regionali specifici per sviluppare e attuare il piano d’azione REPowerEU di prossima presentazione.Con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, riempire lo stoccaggio prima del prossimo inverno e accelerare ulteriormente la decarbonizzazione del settore energetico.
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L’unità avrà il compito di sostenere e coordinare l’attuazione dei piani congiunti di preparazione nella regione, in particolare quelli riguardanti l’acquisto internazionale, lo stoccaggio e le interconnessioni. “La Bulgaria – spiega l’esecutivo UE in una nota stampa – raggiungerà i paesi vicini con questa task force e organizzerà la prima riunione ministeriale il 5 maggio. Il lavoro si baserà in particolare sui preparativi della Commissione europea per una serie di scenari di interruzione dell’energia, in stretto coordinamento e solidarietà con gli Stati membri e i partner internazionali”.