In pandemia consumi aumentati del 53%
Firenze – L’aumento del costo dell’acqua pubblica in tempo di pandemia ha portato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, primo firmatario Gabriele Veneri, a presentare una mozione – successivamente arricchita con il contributo del gruppo del Partito democratico, mediante un emendamento sottoscritto dallo stesso Veneri e da Cristiano Benucci (Pd) – che l’Aula ha approvato all’unanimità.
L’atto impegna il presidente e l’esecutivo regionale “ad attivarsi affinché non vengano applicati agli utenti del servizio idrico integrato gli oneri o gli interessi passivi sui posticipi di pagamento delle bollette in scadenza durante tutto il periodo dell’emergenza Covid; ad impegnare l’ente di Governo di ambito (AIT) per far sì che eventuali conguagli di pagamento sulla tariffa 2020 e su quella del 2021-2022 non siano gravati sugli utenti ma recuperati attraverso una parte degli utili accantonati dalle società; a provvedere perché siano applicate tariffe agevolate per tutti i consumi delle utenze domestiche fino al termine dell’emergenza pandemica; ed infine ad operare affinché venga sospeso il pagamento delle bollette per gli utenti che abbiano perso reddito da lavoro”.
Come sottolineato da Veneri, su stime elaborate da Enea, “si rileva come i consumi idrici nel lungo periodo di pandemia siano aumentati mediamente del 53 per cento, determinando significativi scostamenti tra i ricavi predeterminati e quelli effettivamente riscossi dai gestori, a causa del sistema tariffario introdotto nel 2012”. Un sistema, come sottolineato ancora dal consigliere Veneri, “palesemente iniquo, volto a garantire corposi profitti alle aziende idriche e contrario agli interessi degli utenti”.
“Tutto quello che possiamo fare nell’interesse dei cittadini toscani ci trova concordi”, ha affermato Cristiano Benucci (Pd), annunciando il voto favorevole del proprio gruppo, dopo l’accoglimento dell’emendamento. “La mozione è stata presentata da tempo ma ben si inserisce nel tema del caro bollette”, ha sottolineato il consigliere.
“Sottoscrivo volentieri questo atto che va incontro alla vita quotidiana di tanti concittadini”, ha esordito Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), invitando il Consiglio e soprattutto la commissione competente ad aprire un dibattito sul tema dell’acqua, guardando anche a come si generano le bollette, e pensando a canoni di “soggiacienza” per gli utenti dei comuni montani.