Dopo 25 anni di negoziati arriva la parola fine sull’accordo di libero scambio tra UE e paesi del Mercosur, cioè Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Il 6 dicembre, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha siglato il più grande accordo commerciale dell’Unione Europea. Manca solo la ratifica formale da parte dei Ventisette. Che non è scontata, visto che von der Leyen ha fatto una fuga in avanti, passando sopra le critiche di molti paesi membri.
Cos’è l’accordo commerciale tra Unione Europea e paesi Mercosur
Cosa prevede l’accordo UE-Mercosur? In estrema sintesi, facilita l’accesso per la manifattura europea ai mercati dell’America Latina, in cambio di un accesso privilegiato ai mercati europei per i prodotti agricoli sudamericani.
Cadono le barriere tariffarie sul 90% dei prodotti scambiati tra Europa e paesi Mercosur. Dove le merci europee potranno arrivare a condizioni molto più vantaggiose di quelle dei prodotti americani o giapponesi.
È il più grande accordo di libero scambio mai raggiunto dall’UE, ma anche uno dei più criticati, sia da molti paesi UE (su tutti Francia e Polonia) sia da associazioni e società civile. Standard di sostenibilità, deforestazione e obiettivi sul clima sono i principali nodi attorno ai quali si è trascinato il negoziato negli ultimi anni.
Per von der Leyen è tutto risolto e l’accordo UE-Mercosur è solido. Von der Leyen parla di “accordo win-win” che tiene conto delle “preoccupazioni degli agricoltori” europei e integra “garanzie robuste”.
Accordo UE-Mercosur, che cosa riguarda?
L’accordo UE-Mercosur prevede di eliminare barriere commerciali e facilitare gli scambi tra i due blocchi economici, concentrandosi su questi ambiti:
- Commercio di beni e servizi: L’accordo copre settori chiave come agrifood, automobili, farmaceutici, servizi finanziari e trasporti marittimi.
- Investimenti: Promozione di condizioni eque e trasparenti per gli investitori europei nei paesi Mercosur.
- Appalti pubblici: Apertura del mercato degli appalti pubblici nei paesi Mercosur alle imprese europee.
- Sostenibilità e diritti sociali: Impegni specifici per la protezione del clima, contro la deforestazione e per la responsabilità sociale d’impresa.
L’accordo di libero scambio crea condizioni per un accesso preferenziale al mercato nei due blocchi. Le aziende europee potranno attingere a un mercato di 273 milioni di persone finora protetto da barriere tariffarie e non piuttosto elevate.
Ad esempio, l’accordo UE-Mercosur prevede di ridurre o eliminare i dazi su prodotti europei come automobili (35%), macchinari (14-20%), tessili (35%), vini (fino al 35%) e cioccolato (20%). In tutto, cadono i dazi su circa il 90% dei prodotti scambiati tra UE e paesi Mercosur.
L’accordo prevede anche la rimozione di regolamenti tecnici restrittivi, licenze d’importazione non automatiche e procedure doganali complesse.
Allo stesso tempo, l’accordo contiene delle clausole che mirano a garantire standard elevati in materia di sostenibilità. Il testo integra degli impegni per la protezione dell’ambiente, il rispetto dei diritti dei lavoratori, e altri aspetti legati alla sostenibilità.
Nello specifico, l’accordo UE-Mercosur integra (almeno nominalmente) il rispetto dell’accordo di Parigi come base per gli scambi e altre garanzie per evitare di aumentare la deforestazione.
Le critiche all’accordo di libero scambio con l’America Latina
La società civile ha portato avanti una lunga battaglia contro la segretezza con cui sono stati condotti i negoziati. Ad oggi, il testo dell’accordo non è disponibile, né sono state rese pubbliche bozze preliminari.
L’accordo prevede un aumento delle importazioni nell’UE di carne bovina, pollame, zucchero e altri prodotti agricoli dal Sud America, in cambio di esportazioni europee di automobili, plastiche e pesticidi, compresi quelli vietati nell’UE.
Secondo Climate Action Network, questo scambio alimenta deforestazione, emissioni di gas serra, perdita di biodiversità e minaccia le comunità indigene, già gravemente colpite dalla crisi climatica. Al tempo stesso, la semplice aggiunta di un allegato all’accordo con le clausole sulla sostenibilità sarebbe una scelta troppo debole dal punto di vista legale.
È anche “preoccupante”, secondo Greenpeace Brasile, che i negoziati sull’accordo siano stati utilizzati “come merce di scambio per ritardare e rendere più flessibile la legge anti-deforestazione dell’Unione Europea”.
L’accordo UE-Mercosur “è osteggiato da tutte le organizzazioni di agricoltori e lavoratori agricoli per il suo impatto sociale e la negazione della necessità di sistemi alimentari sostenibili che rappresenta”, commenta il Coordinamento europeo di Via Campesina. “Inoltre contraddice pienamente tutti gli impegni dei governi nazionali dei blocchi in merito alla lotta contro il cambiamento climatico”.