Rinnovabili • Accordo Opec+: arriva l’intesa tra Emirati e Arabia Saudita

Luce verde all’accordo Opec+, altri 2 mln di barili di petrolio sul mercato

Gli Emirati hanno strappato un valore di baseline che garantisce 500mila bpd in più alla federazione. Ok anche all’estensione dell’accordo fino a dicembre 2022

Accordo Opec+: arriva l’intesa tra Emirati e Arabia Saudita
via depositphotos.com

Dopo due settimane di stallo si è sbloccata la trattativa sull’accordo Opec+

(Rinnovabili.it) – Dopo due settimane di stallo arriva infine il nuovo accordo Opec+. Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti hanno trovato un compromesso e tolto di mezzo l’ostacolo più grande per dare l’ok a un nuovo aumento della produzione di petrolio.

Se non ci saranno altre sorprese, il prossimo incontro dei paesi esportatori di petrolio, nel formato allargato anche alla Russia, dovrebbe dare il via libera al ritorno sul mercato di altri 2 milioni di barili di petrolio al giorno. Nel 2020 l’Opec+ aveva preso la decisione senza precedenti di mettere un tetto alla produzione di ciascun paese membro, togliendo dal mercato 10 mln di bpd. La mossa serviva a evitare un tracollo prolungato dei prezzi nel periodo di blocco globale della produzione dovuto alla pandemia. Dal secondo semestre 2020 l’Opec+ ha cominciato ad alzare di nuovo la produzione in modo graduale per accompagnare la ripresa post-Covid.

Leggi anche Mercato del petrolio: l’accordo Opec+ c’è, ma il 2021 sarà turbolento

È sempre un passaggio delicato, quello del rinnovo dell’accordo Opec+. Lo testimonia il nervosismo con cui i mercati hanno accolto lo stallo delle ultime settimane. Il prezzo del petrolio è cresciuto molto, ha guadagnato due terzi del valore solo nel 2021 e adesso viaggia intorno ai 75 dollari (Brent). La domanda energetica è in forte crescita e senza un aumento dell’offerta i prezzi sarebbero saliti rapidamente, frenando così la ripresa.

Al momento sono 5,8 i milioni di bpd che sono ancora congelati grazie all’accordo Opec+. L’intesa prevede di estendere la durata dell’accordo fino a dicembre 2022 (invece di farlo scadere ad aprile dello stesso anno). Gli EAU però volevano che il valore di base della loro produzione fosse alzato, da 3,168 a 3,65 mln di bpd. Questa baseline viene usata come riferimento per calcolare la quota di tagli che spetta alla federazione. In pratica, Abu Dhabi ha strappato un bonus di mezzo milione di barili d’ora in avanti.

Leggi anche Doccia fredda dell’OPEC, il mercato del petrolio è stagnante nonostante i vaccini