L’accordo di Parigi al voto del Senato per bocciarlo definitivamente
(Rinnovabili.it) – I fedelissimi di Trump vogliono portare al Senato il testo dell’accordo di Parigi. Non è un ravvedimento tardivo dei Repubblicani più schierati contro la lotta al cambiamento climatico. E’ un escamotage per mettere i bastoni tra le ruote a Biden. E rendergli più difficile l’operazione – annunciata in campagna elettorale e ribadita dopo l’elezione di inizio novembre – di rientrare in fretta nell’accordo.
Gli architetti di questa manovra sarebbero i senatori Ted Cruz e Lindey Graham. E’ quanto emerge da una lettera che Cruz ha spedito al presidente uscente, di cui è entrato in possesso il portale Realclearpolitics. Per i due falchi, Trump dovrebbe smettere per un attimo di fare gli scatoloni e preparare il campo per la battaglia politica dei prossimi anni.
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L’idea in sé è molto semplice. Per i due, basta portare l’accordo di Parigi (e il patto sul nucleare iraniano) al Senato, farli votare dalla camera ancora ostile ai democratici – le elezioni suppletive di inizio gennaio potrebbero consegnare la maggioranza a Biden – e far mancare la maggioranza qualificata richiesta, pari ai due terzi dei senatori.
“Solo così facendo il Senato sarà in grado di soddisfare il suo ruolo costituzionale di fornire un parere e il consenso, nel caso in cui una futura amministrazione tenti di rilanciare questi pericolosi accordi”, si legge nella lettera di Cruz.
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In questo modo il Senato darebbe ai due accordi la patente, anche formale, di trattati internazionali. A cosa serve la manovra? L’accordo di Parigi è stato approvato dagli Stati Uniti con un semplice ordine esecutivo del presidente, appunto un modo per evitare il passaggio parlamentare e rischiare di farsi bocciare il testo. Se ci fosse un voto negativo della camera alta, quindi, Trump e i repubblicani potrebbero contestare Biden non appena proverà a prendere in mano il dossier e mantenere le promesse elettorali.
Piena sintonia tra Cruz e Graham. Quest’ultimo la settimana scorsa aveva affidato il suo piano a Twitter: “[…] Ritengo inoltre che il Senato dovrebbe sostenere o opporsi a qualsiasi decisione di rientrare nell’accordo sul clima di Parigi”.