Il progetto di Vaasa, in Finlandia, studierà l'attuale tecnologia dei motori a gas W31 Wärtsilä per ottimizzare i parametri per il funzionamento ad idrogeno.
Il gruppo tecnologico ha iniziato a testare i suoi motori utilizzando idrogeno puro per sviluppare e ottenere centrali elettriche in grado di funzionare al 100% a idrogeno entro il 2025, favorendo così la transizione verso sistemi energetici decarbonizzati in tutto il mondo. L‘idrogeno verde dovrebbe soddisfare il 13% della domanda globale di energia entro il 2070, ma al momento non esistono in commercio motori che possano effettivamente utilizzarlo come carburante e questo rappresenta un problema per gli obiettivi mondiali sull’impatto zero.
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Wärtsilä sta portando avanti, in maniera del tutto innovativa, dei test per i suoi motori a gas di bilanciamento per permettere la loro conversione in modo da utilizzare idrogeno puro come combustibile. Il progetto di Vaasa, in Finlandia, studierà l’attuale tecnologia dei motori a gas W31 Wärtsilä per ottimizzare i parametri per il funzionamento ad idrogeno. Questi elementi sono attualmente utilizzati per la generazione flessibile di energia di bilanciamento per reti con elevata presenza di di energie rinnovabili.
L’idrogeno verde, generato da energia rinnovabile mediante elettrolisi, e i combustibili derivati forniranno uno stoccaggio di energia a lungo termine da affiancare ad eolico, fv e alle soluzioni di accumulo di breve durata (come le batterie agli ioni di litio) per creare sistemi energetici affidabili e completamente decarbonizzati.
Secondo i modelli sviluppati da Wärtsilä, soltanto per i sistemi energetici dei Paesi del G20 sono necessari oltre 11.000 GW di energia eolica e solare per creare sistemi al 100% rinnovabili. Per consentire di raggiungere questa quantità di energia rinnovabile e stabilizzare questi sistemi di energia, serviranno 933 GW di capacità flessibile di bilanciamento a emissioni zero.
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La possibilità di modificare i motori esistenti per utilizzare l’idrogeno e i combustibili a base di idrogeno quando saranno ampiamente disponibili è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione globale.