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Al top nella transizione energetica: Hitachi Rail ottiene il premio Emas

Hitachi Rail
credits: Hitachi Rail

Hitachi Rail, leader globale nel settore ferroviario, ha ottenuto il prestigioso premio Emas, nella categoria 3 dedicata ai progetti per l’autonomia energetica. In particolare, il riconoscimento è andato alle iniziative ambientali attuate nel sito di Tito Scalo.

I due principali progetti considerati sono il revamping di tutto l’impianto elettrico dello stabilimento, comprendente l’aggiornamento dell’impianto di distribuzione e la sostituzione dei corpi illuminanti con sistema domotico Wi-Fi, e l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il premio, promosso da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dal Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, ha lo scopo di riconoscere le organizzazioni pubbliche e private che si distinguono in termini di prestazioni ambientali. Il premio è stato consegnato in occasione di Ecomondo, la principale fiera italiana sulle tecnologie green, in corso a Rimini dal 7 al 10 novembre.

Lo stabilimento di Tito Scalo, nel 2006, aveva già ottenuto la registrazione Emas per l’implementazione di un sistema di gestione ambientale secondo lo standard UNI EN ISO 14001. Nel 2022 la registrazione EMAS era stata estesa anche ai siti di Napoli, Pistoia e Reggio Calabria. 

“La lotta ai cambiamenti climatici passa per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. Hitachi Rail – commenta Luca D’Aquila, COO di Hitachi Rail Group e CEO di Hitachi Rail Italy –   lavora per dare il proprio contributo alla mobilità del futuro. Per questo motivo mettiamo la sostenibilità alla base di ogni nostra scelta, dai processi produttivi alla progettazione dei nostri proodotti e servizi, dalle procedure interne agli investimenti nei nostri siti, dalle caratteristiche del nostro portfolio prodotti alla ricerca e sviluppo. Il nostro impegno è di dimezzare le emissioni di COsu tutta la nostra catena del valore entro il 2030 e di ridurle dell’80% entro il 2050. Il progetto di transizione energetica dei nostri stabilimenti rappresenta un passo tangibile nel perseguimento di quest’obiettivo prioritario”.

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