Torna Riscarti, il festival del riciclo creativo, a La Vaccheria, un nuovo polo dedicato all’arte, un antico casale restaurato e ceduto a Roma Capitale nella zona dell’Eur. Fino al 31 marzo la mostra dedicata ad Andy Warhol, poi il festival Riscarti aprirà i battenti.
Un filo rosso che dalla Factory di Warhol – l’arte alla portata di tutti, gli oggetti comuni che diventano icone della società del tempo reale, le immagini capaci di trasformare in arte qualsiasi prodotto trovato sullo scaffale di un centro commerciale – porta a Riscarti – l’arte delle piccole cose, degli oggetti simbolo della nostra era consumistica che, decontestualizzati o riassemblati, assumono nuovi significati ed estetiche – per incentivare una consapevole cultura della sostenibilità. Che oggi ha assunto un valenza prioritaria, ma dieci anni fa era ancora sentito come un movimento pionieristico.
Anche attraverso Riscarti l’arte non ci fornisce risposte sulla crisi climatica, ma fa le domande giuste.
Un po’ di storia
Riscarti inizia artisticamente attraverso la sperimentazione di linguaggi espressivi a tutto tondo che indagano i confini tra superfluo ed essenziale, le interconnessioni fra ciò che è organico e sintetico con l’intento, fin da subito, di affidare un ruolo all’arte nella lotta ai cambiamenti climatici. Nel 2013 la prima indimenticabile edizione di Riscarti Festival alla Città dell’Altra Economiacon la presenza dell’opera di Michelangelo Pistoletto “I temp(l)i cambiano”, il vate dell’arte e delle azioni povere.
Poi la seconda edizione, con gli autobus dismessi che parcheggiati si potevano percorrere come spazi espositivi. Fu la prima volta che 3 bus uscivano dai depositi con uno scopo diverso che non fosse trasportare le persone.
Il terzo anno l’edizione più partecipata da artisti internazionali, con delegazioni olandese, greca, spagnola e brasiliana, Riscarti sbarcò alla Pelanda all’interno del Macro museo di arte contemporanea, per ospitare circa 20 artisti stranieri.
L’evento curato da Marlene Scalise non si è fermato neanche durante la pandemia, con l’ottava edizione nel 2020, Riscarti arriva alla Galleria Alberto Sordi. Qui, nel business core della città, negli spazi vuoti di un negozio che aveva chiuso con il lockdown, le vetrine si sono nuovamente accese per ben 3 settimane con le proposte artistiche e acquisti sostenibili di Riscarti festival.
La kermesse multidisciplinare – che spazia dalle installazioni artistiche alle performance di sensibilizzazione – in questi 10 anni è approdata all’Isola Tiberina e a Villa Ada, ai Fori Imperiali e al Mercato Trionfale. Luoghi comuni e alla portata di tutti dove l’arte offre una fruizione ampliata, fuori dagli schemi, intessuta nello spazio pubblico, attraverso socialità e partecipazione collettiva.
Perché il riciclo artistico riguarda un po’ tutti: quando ci confrontiamo con un’opera, ritroviamo l’altra faccia di noi stessi e delle nostre abitudini, materializzate negli oggetti che abitano il nostro quotidiano.
Riscarti riporta la questione ambientale al centro e ripensa la città come laboratorio permanente di cittadinanza attiva e di democrazia partecipata, con un messaggio rivolto a tutti ed in particolare alle nuove generazioni; così come nell’Agenda2030 si parla di una sostenibilità integrale, fondata sul benessere della persona e delle comunità, oltre che del Pianeta, Riscarti persegue gli Obiettivi 11, 12 e 13: città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta contro il cambiamento climatico
Riscarti: Edizione 2023
Laboratori e campagne
Il laboratorio “HOOP TRAINERS” per le scuole secondarie, organizzato nell’ambito del progetto HOOP (finanziato dal Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione), permette di riflettere su problemi reali in scenari simulati e di predisporre soluzioni attuabili nel campo dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Attraverso la gamification, un gioco educativo incluso in un percorso più ampio di azione civica per i residenti del Lazio, la proposta di ANCI Lazio a Riscarti, formulata insieme al partner tecnico “Science for Change“, si propone come strumento di co-creazione per migliorare la raccolta della frazione organica e scoprire le opportunità legate alle biotecnologie. Durante il gioco, i partecipanti sono chiamati ad aiutare DUBBIOPP, personaggio animato, la cui missione è apprendere a trasformare i residui organici in prodotti utili. L’obiettivo è aiutare DUBBIOPP a mutarsi in VIRTUOPP. I dati da analizzare durante il laboratorio sono in fase di raccolta attraverso la Web App “HOOP TRAINERS”
La campagna ‘L’Acqua di Roma’ realizzata dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale in collaborazione con CoReVe e sostenuta da AMA, prosegue anche a Riscarti: un’ulteriore azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale, per mezzo della distribuzione di una bottiglia in vetro, materiale riutilizzabile all’infinito, che può diffondere in maniera concreta una cultura zero waste e di minor produzione di imballaggi.
Riscarti ha inoltre realizzato dei taglieri riusando bottiglie di vetro recuperate e igienizzate, che vengono poi fuse in forno: durante il festival, Vincenzo Mancino di Dol propone una piccola degustazione sui singolari taglieri, che si possono acquistare per sostenere l’organizzazione.
Novità è anche la collaborazione con Chirale, società specializzata nella produzione di opere d’arte, che presenta la Borsa Momenta, una shopper tagliata e cucita su misura a partire dalle prove di stampa realizzate per la mostra fotografica W-O-M-A-N.La borsa è parte di un progetto dal titolo BUY PROCESS NOT IDEA, processi di riconfezionamento degli scarti di produzione. L’artista reperisce il materiale nei cicli rigenerativi che, attraverso fasi specifiche di progettazione, viene nuovamente riusato per formare nuovi prodotti. Gli artisti sono così sempre pronti ad affrontare nuove sfide creative usando materiali ogni volta diversi.
Progetti
Adotta l’Arte è un progetto già attivo per riportare il problema della crisi energetica nello spazio pubblico e non necessariamente in luoghi destinati all’arte, per mettere in atto una rigenerazione, sia urbana che culturale. Le installazioni (vedi le due sculture di Leonella Masella, adottate dal I Municipio ed in esposizione permanente sulla terrazza del Mercato Trionfale) che partecipano alla vita della città, diventano un monito per fare tutti qualcosa in favore dell’ambiente. L’esperienza estetica è strettamente legata alla crescita personale e delle comunità.
Premio Radio Rock alla sua terza edizione nasce dalla partnership di Riscarti con l’emittente romana “Il riciclo è rock, la radio è green”. L’eco premio conferito all’opera più rock e sostenibile del festival Riscarti è realizzato dalla precious plastics community di Bologna Backbo, applicando la tecnologia del riuso di vecchi vinili. Conferire una Eco-medaglia come premio, significa dare valore al rifiuto che diventa risorsa, utilizzato al posto di un metallo prezioso. Non vale forse di più salvare il pianeta piuttosto che accumulare ricchezza? Qual è la maggior ricchezza se non salvare il pianeta? Ridistribuire il senso del valore alle cose e ai materiali di cui sono fatte, è il tesoro della filosofia di Riscarti.
Ho un sogno nel cassonetto, uno spot e una performance partecipata, che viene girata all’interno del centro di raccolta Laurentina: una passeggiata con un carrello della spesa per fare “shopping” e recuperare i materiali ancora utili per gli artisti, capaci di riscattarne il potenziale creativo.
In Mostra
A La Vaccheria i rifiuti vengono reimpiegati in un’opera monolitica: Antimatter_Stone, ideata dall’artista Sebastiano Pelli in collabarazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto è un grande contenitore metallico di rifiuti, i quali vengono trasformati simbolicamente in energia collettiva, attraverso una performance. L’opera monumentale, dall’aspetto di una roccia naturale, accoglie i rifiuti al suo interno, proprio a mostrare la capacità dell’arte di saper trasfigurare e nobilitare lo scarto.
Ci sono anche le sculture di Dario Tironi in mostra l’artista espone i suoi Relics, col doppio significato di reliquia e relitto: reliquia di una sorta di fine era post-capitalistica, e relitto come gli scarti industriali che la compongono, parti di automobili, elettrodomestici ed altri elementi assemblati, all’interno di un unica forma inglobante.
Con Sample e Fence le opere dello studio Cassio, la corrispondenza tra pixel dell’immagine digitale e tessera del mosaico antico, costituisce l’ambito iniziale di una ricerca da cui è nato il progetto Replastic: le bottiglie in PET usate, scaldate e pressate in stampi, permettono di ottenere tessere di mosaico concepite per le griglie di recinzione di spazi pubblici. Fence è un omaggio al compositore Brian Eno e riporta uno schema di stringhe, sovrapposizioni e slittamenti di colore, analogo alle scritture musicali contemporanee.
Il percorso non è privo di riferimenti alla storia dell’arte più classica e iconica, rivisitata in un’estetica contemporanea, come nei lavori di Paolo Nicolai in anteprima a Riscarti c’è in mostra il Laocoonte,opera creata dal recupero di plastica, polveri, marmo, conchiglie e altro materiale di scarto industriale che si fonde tutto in un corpo violato, come eroso, frantumato, sfibrato, composto di quei frammenti archeologici del futuro a cui andiamo incontro.
Nel compendio di questa decima edizione, dove l’elenco degli artisti partecipanti a Riscarti festival è lunghissimo, non mancano la moda (Natalia Diaz Quiroz) e la fotografia (Claudio Orlandi) a serbare qualche chicca, in quanto linguaggi immediati dell’emozione e della verità.
Oltre la mostra, dopo gli incontri laboratorio con le scuole e il tavolo di lavoro Arte Pubblica e Cultura Sostenibile (Arci, Yourban2030, MArteLive, Marta Bonafoni Consigliera Regione Lazio), il talk Giornalismo e Territorio ( Anci, Ispra, la Ecoblogger Letizia Palmisano e il divulgatore Marco Gisotti) e il talk Buone Pratiche, dove intervengono molte realtà del volontariato e dell’associazionismo (Roma BPA, Roma e i Suoi Figli Migliori, Urban Re-Tree, Liberamente, Rete Vis, Museo Marf di Formello, Legno degli Alberi delle Città tra altri) il fine settimana è il momento della festa, un rito fondamentale che consente la produzione di socialità, di comunità, di riferimenti, che ci servono per generare senso di appartenenza e valori comuni: un momento informale dove strutturare nuovi simboli e archetipi condivisi di una realtà in cui credere. E a Riscarti sogniamo un mondo più attento alle pratiche sostenibili.
Siete tutti invitati a partecipare a questa decima edizione, rigorosamente ad ingresso libero, e a condividere con Riscarti la missione della “soste-nobiltà” come afferma la direttrice, giocando con le parole. L’arte è, parafrasando Einstein, l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.
Si ringraziano Anci, Cial, Inspire eco participation, la curatrice indiana Soma Bhowmik, Blufactory, l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma, l’azienda agricola Menichelli, Bakarà Ghost Kitchen e Piwi vini super sostenibili.