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Solo notizie green, nasce la rassegna stampa delle buone notizie sul pianeta

Encanto Public Relations ha un team dedicato alla creazione mattutina di una rassegna stampa di notizie sulla sostenibilità

rassegna stampa

La prima notizia che leggiamo ogni mattina deve essere dedicata a migliorare il pianeta. E’ questa l’idea dietro la rassegna stampa di Encanto Public Relations organizzata solo con articoli che riportano innovazioni, buone pratiche, cambi di passo e risultati che migliorano l’Italia e il mondo. Come una qualsiasi raccolta aggiornata di articoli tematici, la rassegna green riporta le 20 notizie che nelle ultime 24 ore si sono distinte nell’ambito della sostenibilità. 

L’obiettivo è creare una cultura ecologica nelle aziende basata sullo scambio di informazioni che aggiornano sulle ultime scoperte o i più recenti risultati di nuovi processi produttivi. Se da una parte è sempre importante avere la consapevolezza che vanno arginate fake news e greenwashing, dall’altra essere informati su quello che accade in termini di trasformazione ecologica ci porta ad avere una maggiore conoscenza sulle reali possibilità che abbiamo di migliorare lo status quo, anche con piccole azioni quotidiane.

Una mail mattutina informa tutti i destinatari della rassegna degli sforzi di aziende dello stesso mercato oppure delle iniziative delle istituzioni locali che più li riguardano.

Dalla carta che nasce dalle foglie degli alberi, ala tecnologia che cattura la Co2 prodotta dalla birra, fino alla produzione di energia con le piume dei polli.

La rassegna può essere personalizzata per ogni azienda a seconda del settore e della tipologia di mercato.

Questa iniziativa si colloca all’interno del progetto Comunicabile-Sostenibile al quale Encanto Pr è legata che si rivolge alle aziende con un approccio interdisciplinare alla comunicazione di sostenibilità con il placet dell’Associazione Consumatori Utenti, tecnici e giuristi ambientali  in grado di validare i contenuti di tutta la comunicazione per garantire una corretta informazione a consumatori e istituzioni, il contrario potrebbe portare a gravi danni reputazionali, accuse di concorrenza sleale e di pubblicità ingannevole.