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Gli italiani si fidano della scienza, per 9 su 10 dà speranza nel futuro

Lo State of Science Index di 3M, che ha indagato l’immagine della scienza a livello globale, testimonia un’altissima fiducia da parte degli italiani nei confronti degli scienziati, ritenuti fondamentali per il nostro benessere futuro, e un ritrovato entusiasmo nelle materie STEM, soprattutto tra i giovani.

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Foto di felixioncool da Pixabay

Con il decollo della campagna vaccinale, gli italiani contano sempre di più sulla scienza per tornare alla vita di sempre, spianando così la strada per la ripresa del Paese. Sono infatti ben 9 su 10 gli italiani che si fidano della scienza (91%) e che ritengono che, proprio grazie ad essa, il 2021 possa essere un anno migliore rispetto al precedente (89%). La pandemia ha inoltre rinnovato l’attenzione sulle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), specialmente tra le generazioni più giovani: la maggioranza degli italiani (88%) è concorde sul fatto che più persone dovrebbero perseguire carriere in ambito STEM, ritenendo altresì importante aumentare la diversità e l’inclusione in questo campo (84%). Ciò nonostante, solo la metà degli italiani crede che questo rinnovato interesse nei confronti della scienza continuerà a crescere una volta cessata l’emergenza sanitaria (50%).

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L’emergenza da Covid-19 ha anche fatto aumentare l’attenzione nei confronti dell’ambiente per tre italiani su quattro (77%). Tra i problemi principali che la scienza dovrebbe risolvere, infatti, le persone indicano come prioritarie il cambiamento climatico (51%), che supera persino la pandemia (46%). In generale, la scienza è vista come un elemento essenziale per plasmare, rafforzare e migliorare l’Italia, con 9 italiani su 10 che ritengono che gli investimenti nella scienza rendano il Paese più forte (90%). Tuttavia, qualunque sia il problema che la scienza dovrebbe risolvere, le persone la considerano una responsabilità condivisa sia tra pubblico e privato, che con altri Paesi. Secondo il 92%, infatti, gli Stati dovrebbero cooperare per creare soluzioni basate sulla scienza per affrontare le grandi sfide globali, e ci dovrebbe essere maggiore collaborazione tra il pubblico e il privato per far progredire la scienza. 

Sono questi i risultati dello State of Science Index di 3M, una ricerca globale annuale che dal 2018 indaga l’immagine della scienza. Per la prima volta, quest’anno, l’indagine è stata estesa a 17 Paesi, includendo anche l’Italia.

“La scienza sta diventando sempre più un elemento di unione, mentre il mondo testimonia un impegno crescente nella missione comune per costruire un futuro più sicuro, più verde, più forte e più equo”, ha dichiarato Marc Routier, Vicepresidente della South East Europe Region di 3M. “La fiducia nella scienza viene confermata ogni giorno nel vedere il suo impatto concreto nelle nostre vite, dai rimedi contro il COVID-19, al supporto alle cause ambientali, che fanno la differenza”.

State of Science Index 2021: i pillar della ricerca 

1. La scienza come fonte di speranza

L’89% degli italiani ritiene che la scienza dia speranza nel futuro e che, grazie ad essa, il 2021 sarà un anno migliore rispetto al 2020. Ci sono delle azioni che, più di altre, gli italiani non vedono l’ora di tornare a fare quest’anno, o appena possibile al termine dell’emergenza. Il 69% degli intervistati, infatti, non vede l’ora di essere in grado di dare abbracci e strette di mano alle persone in modo sicuro. Una percentuale che, a livello mondiale, si ferma al 49%, segno della cultura più propensa al contatto fisico del Bel Paese. Inoltre, il 61% dei rispondenti non vede l’ora di non dover indossare più la mascherina, mentre il 51% vorrebbe tornare presto a viaggiare liberamente per incontrare amici e familiari. 

2. Fiducia ai massimi livelli

La quasi totalità degli italiani dichiara di fidarsi della scienza (91%). Questa propensione è dimostrata anche dai comportamenti assunti durante la pandemia al fine di prevenire i contagi. Più di altri Paesi, gli italiani si sono dimostrati rispettosi delle norme imposte dalle  istituzioni o suggerite dagli esperti: 

·       Il 93% ha indossato la mascherina negli ambienti pubblici (contro l’83% a livello globale)

·       Il 90% ha evitare i grandi raduni (contro il 79% a livello globale)

·       L’85 si è lavato frequentemente le mani (contro il 78% a livello globale)

Nonostante la fiducia dimostrata nella scienza, solo la metà degli italiani (50%) crede che questo apprezzamento continuerà a crescere quando la pandemia sarà terminata. 

3. Più equità nelle STEM equivale a più innovazione

Nel nostro Paese, la pandemia ha fatto sì che si riaccendesse l’attenzione sulle materie STEM, specialmente tra le nuove generazioni. Gli italiani concordano, infatti, sul fatto che più persone dovrebbero perseguire carriere in ambito STEM (88%), e 3 giovani su 5 (59%) si dichiarano più motivati a perseguire una carriera STEM. Tuttavia, è diffusa la percezione che incrementare la diversità in ambito STEM sia prioritario (84%). Il 90% degli italiani, ritiene, infatti, che le donne dovrebbe essere maggiormente incoraggiate nelle carriere in campo scientifico, mentre il 69% riconosce che i gruppi minoritari sottorappresentati spesso non ricevono pari accesso all’istruzione STEM. Quasi la metà degli intervistati (43%) ritiene che una maggiore diversità nel settore potrebbe a più idee innovative.

4. Una crescente presa di coscienza per la sostenibilità 

Il 77% degli italiani dichiara che la pandemia da COVID-19 li ha resi più attenti all’ambiente e il 92% crede che potrebbero essere proprio le soluzioni scientifiche ad aiutare a rendere il mondo più sostenibile. C’è un sentimento di urgenza riguardo al cambiamento climatico: l’84% degli italiani pensa che debbano essere messi in atto immediatamente degli interventi per contrastare questo fenomeno. E sono proprio le questioni ambientali i problemi principali che – secondo gli italiani – la scienza deve risolvere, oltre alla pandemia: per il 51% il cambiamento climatico, per il 46% la pandemia e, a pari merito, l’inquinamento degli oceani dalle plastiche, mentre per il 42% l’accesso all’energia da fonti rinnovabili.

5. Responsabilità condivisa per la risoluzione delle sfide globali

Per progredire nella scienza e affrontare le grandi sfide globali, gli italiani ritengono che sia essenziale la collaborazione tra le varie nazioni (92%) e il settore pubblico e privato (92%). La scienza è vista come fondamentale per plasmare, rafforzare e migliorare l’Italia: il 90% dei rispondenti crede che gli investimenti nella scienza possano rendere il Paese più forte, l’85% crede che l’economia italiana migliorerà se più persone intraprenderanno carriere in ambito STEM e il 74% crede che la scienza dovrebbe aiutare a guidare le decisioni politiche. Infine, gli italiani si aspettano che anche le aziende diano il proprio contributo investendo in innovazioni che mitighino gli effetti del cambiamento climatico (56%), collaborando con i governi per sostenere le politiche volte a risolvere le sfide globali (53%) e preparandosi a future pandemie (47%).