Il deputato pentastellato chiede di posticipare in via cautelativa di almeno un anno il termine previsto per la fine della tutela del prezzo sia nel settore dell’energia elettrica sia del gas naturale
Per ARERA, nel 2022-23 il mercato libero è stato più conveniente del mercato tutelato
Roma, 5 dicembre – “Tra scuse, annunci, e rinvii, il governo non ha ancora mosso un dito sulla proroga del mercato tutelato dell’energia. Dopo le giravolte della maggioranza, prima favorevole e poi clamorosamente contraria, l’esecutivo continua a latitare sul futuro di milioni di consumatori che entrando nel mercato libero rischiano di doversi districare tra offerte di ogni genere e bollette in aumento. Se non interverrà con urgenza, da gennaio 2024, dodici milioni di italiani saranno aggravati dalla tassa Meloni sulle bollette.
Il centrodestra, che si nasconde dietro la foglia di fico del Pnrr, dimentica di dire che tra le modalità di attuazione delle riforme del Piano non viene considerata la parte relativa al mercato del gas ma solo quella elettrica a cui vengono poste alcune condizioni, come il potenziamento della trasparenza delle bollette per garantire maggiore consapevolezza ai consumatori. Condizioni ancora lontane dall’essere raggiunte per la mancanza di un’adeguata campagna di informazione che ha lasciato i consumatori nella situazione di non poter valutare le offerte dei diversi operatori.
Per questo ritengo fondamentale non solo posticipare in via cautelativa di almeno un anno il termine previsto per la fine della tutela del prezzo sia nel settore dell’energia elettrica sia del gas naturale, ma anche incrementare le informazioni utili agli utenti per effettuare una scelta consapevole sulle forniture. Per fare chiarezza su tutti questi temi ho presentato un’interpellanza in cui si chiede al governo perché non abbia ancora prorogato il mercato tutelato del gas e dell’energia elettrica per i clienti domestici vulnerabili e non, e se intende adottare le iniziative necessarie per attivare velocemente una campagna informativa finalizzata a rendere consapevole l’ingresso nel mercato libero dei consumatori coinvolti. Le scuse sono finite, i cittadini aspettano risposte al più presto”. Così in una nota Enrico Cappelletti, deputato del Movimento 5 Stelle in commissione Industria, primo firmatario dell’interpellanza.