Parte con Acea da Roma il progetto sperimentale della prima rete elettrica intelligente in Europa che trasforma il cliente in un partner e che, con l'utilizzo della tecnologia blockchain, intende cambiare la modalità di gestione dei consumi Acea guida il “pilota italiano” in collaborazione con RSE, Enea, Siemens, Apio e Engineering e con il coinvolgimento di dodici aziende provenienti da Germania, Belgio, Grecia e Italia.
In occasione dell’evento di MidTerm del Progetto PlatOne (“PLATform for Operation of distribution Networks”), è stato annunciato il “Go Live” del progetto pilota europeo che intende rivoluzionare i consumi elettrici e ottimizzare la gestione della rete. Il programma è stato attivato per la prima volta in via sperimentale sulla rete di distribuzione di Roma ed già attivo sui primi dieci clienti.
L’obiettivo di PlatOne è sviluppare e testare una soluzione tecnologica all’avanguardia in grado di abilitare meccanismi di flessibilità energetica all’interno di un mercato aperto e inclusivo. Il progetto raccoglie l’ambiziosa sfida lanciata dall’Unione Europea: rispondere alla crescente esigenza di alleviare a breve e lungo termine i sovraccarichi di rete, dovuti alla sempre maggiore penetrazione delle fonti di energia rinnovabile, con produzione variabile, dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e mobilità elettrica.
Con una collaborazione transfrontaliera che comprende dodici partner del settore pubblico e privato (Acea Energia, Areti, Apio, Avacon, BAUM, Engineering, E.DSO, Hedno, Politecnico di Atene NTUA, RSE – Ricerca sul Sistema Energetico, Siemens) provenienti da Italia, Grecia, Belgio e Germania, coordinato dall’Università tedesca di Aachen (RWTH Aachen University), il progetto è arrivato al secondo anno di svolgimento su una durata complessiva di quattro anni. Le soluzioni individuate da PlatOne saranno condivise con la comunità scientifica, i principali stakeholder del settore e gli utenti finali e implementate in tutti i paesi partecipanti.
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Acea, attraverso Areti e Acea Energia, insieme a Siemens, Engineering e la startup Apio, si occupa di coordinare il “pilota italiano” in corso di realizzazione a Roma, diventando così il primo attore chiave nel percorso verso un nuovo modello di mercato dell’energia. Il pilota di Areti, attraverso lo sviluppo di un’architettura tecnologica innovativa, costruita attorno all’applicazione della blockchain, è in grado di sviluppare un nuovo modello di gestione della rete basato sulla flessibilità. Questa soluzione consente al cliente di partecipare attivamente alla gestione ottimizzata della rete, diventando un partner che offre servizi di flessibilità e contribuisce a garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia a beneficio dell’intera comunità.
Acea Energia, in qualità di rivenditore, aggrega le flessibilità offerte dai propri clienti, proponendole al distributore. I ricavi derivanti dalla vendita in questione verranno poi ripartiti tra aggregatore e consumatore. PlatOne sta quindi promuovendo un nuovo approccio alla gestione della rete per ottimizzare il suo funzionamento e migliorarne la stabilità e la resilienza anche nel caso di grandi produzioni di energia rinnovabile. Questo grazie a una combinazione di misure di flessibilità, come lo stoccaggio, le tecnologie domotiche e l’automazione.
Grazie ad un accordo tra Areti ed Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dallo scorso luglio questo modello innovativo è stato implementato sulle utenze di dieci clienti nelle zone di Roma Eur, Centocelle e Villaggio Olimpico – che già collaborano con Enea su progetti per l’uso efficiente dell’energia – e presso lo Smart Village del Centro Ricerche Enea della Casaccia. Enea inoltre mette a disposizione piattaforme e soluzioni all’avanguardia oltre a competenze e infrastrutture dedicate, come lo “smart building”, edificio hi-tech dotato di un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo e sistemi per la gestione intelligente dell’energia, in grado di ridurre la necessità di scambio con la rete elettrica e, di conseguenza, i costi per l’utente finale. Ulteriori test riguarderanno le colonnine di ricarica per veicoli elettrici fornite da Acea, nonché lo stabilimento produttivo di Tor Di Valle e altri clienti residenziali nell’area della Capitale dotati di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.
Il pilota italiano del progetto proseguirà per i prossimi due anni, con funzionalità sempre più efficienti e con il coinvolgimento di un numero sempre crescente di Clienti.
Nell’ambito del progetto, il team Siemens in Italia ha messo a disposizione competenze ed esperienze accumulate negli anni nello sviluppo di modalità di interazione più efficaci tra il gestore del sistema di trasmissione (TSO) e il gestore del sistema di distribuzione (DSO), funzionali allo scambio di informazioni per il monitoraggio e l’acquisizione di servizi ausiliari (strategici per il bilanciamento del carico di rete, la regolazione della tensione e la gestione della congestione) da parte di nuove risorse energetiche distribuite interconnesse con la rete di distribuzione.
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Coinvolta fin dall’inizio della creazione del consorzio, nonché promotrice dell’iniziativa, RSE (che sviluppa da sempre attività di ricerca nel settore elettro-energetico, in collaborazione con il sistema della pubblica amministrazione centrale e locale, con il sistema produttivo, con le associazioni delle PMI e dei consumatori) è anche responsabile del Work Package del progetto, che provvede ad una valutazione di scalabilità e replicabilità delle soluzioni sperimentate dai partner negli altri tre Paesi. I test che RSE sta realizzando in tale ambito forniscono una solida base per stabilire il valore aggiunto delle tecnologie utilizzate e della loro applicazione da parte degli Stati europei; soluzioni utili alle Autorità per definire modelli di mercato e regole che, da un lato, permetteranno agli utenti finali di contribuire al mercato dell’energia e, dall’altro, consentiranno di promuovere l’evoluzione del rapporto tra produttori e distributori del settore elettrico.