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Il progetto ILIAD per l’elaborazione di un digital twin degli oceani

Il progetto ILIAD, che comprende 56 partner internazionali, tra cui la Sapienza Università di Roma, svilupperà un gemello digitale (digital twin) contenente rappresentazioni virtuali del mare che integreranno ed estenderanno l'osservazione della terra dell’Unione Europea, tramite modelli predittivi e infrastrutture digitali per fornire dati e previsioni estremamente accurate dai cambiamenti climatici alle rinnovabili marine.

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L’Unione Europea (UE) ha concesso al Consorzio ILIAD 17 milioni di euro per sviluppare e lanciare un Digital Twin of the Ocean (DTO), cioè un gemello digitale dell’oceano che fornirà previsioni altamente accurate sull’evoluzione dei dati nei mari globali, tramite algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI).

Il progetto ILIAD, che comprende 56 partner provenienti da 18 diversi paesi in Europa, Medio Oriente e Nord Africa, ha ricevuto il finanziamento nell’ambito dei finanziamenti del Green Deal di 1 miliardo di euro.

ILIAD svilupperà modelli virtuali progettati per riflettere accuratamente i cambiamenti e i processi che si stanno verificando negli oceani. ILIAD commercializzerà un modello interoperabile, ad alta intensità di dati ed economico, sfruttando l’enorme disponibilità di nuovi dati forniti dalle molteplici fonti tra cui i dati satellitari, Internet of Things, social networking, Big Data, cloud computing e altro ancora.

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Il consorzio ILIAD, che ha ricevuto finanziamenti attraverso il programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’UE, combinerà la modellazione ad alta risoluzione con il rilevamento in tempo reale dei parametri oceanici, algoritmi avanzati per la previsione di eventi spazio-temporali e la validazione dei modelli. Le rappresentazioni virtuali consisteranno in diverse repliche digitali degli oceani in tempo reale.

ILIAD creerà anche un mercato per distribuire app, interfacce plug-in, dati grezzi, dati scientifici, informazioni sintetiche e servizi in combinazione con il digital twin degli oceani.

I partner del progetto includono università, imprese, utenti finali, istituzioni, sviluppatori di ricerca e tecnologia e aziende private.

“Lo sviluppo di metodi innovativi in strutture e piattaforme aperte è necessario per consentire valutazioni e confronti di modelli significativi e informativi per molte grandi applicazioni delle scienze della Terra, dalle previsioni meteorologiche ai cambiamenti climatici”, ha affermato Bente Lilja Bye, CEO di BLB e responsabile scientifico di ILIAD. “L’ambizioso progetto ILIAD mira a sfruttare le risorse risultanti da due decenni di investimenti in politiche e infrastrutture per l’economia blu per contribuire a un’economia sostenibile degli oceani”.

“Il nostro obiettivo è riunire una comunità il più ampia e diversificata possibile di utenti esistenti e nuovi, che utilizzeranno le soluzioni tecnologiche innovative del progetto per affrontare le sfide future”, ha affermato il prof. Georgios Sylaios dell’Università Democritus della Tracia, che è il responsabile operativo Responsabile dell’ILIAD.

“Combinando una grande quantità di dati diversi in un approccio innovativo che consente la comunicazione simultanea con sistemi e modelli del mondo reale, consentiremo ai ricercatori di sviluppare scenari ipotetici e analizzare l’impatto delle misure per prevenire e adattarsi ai cambiamenti climatici”.

Infine, il Prof. Davide Astiaso Garcia, responsabile scientifico del progetto per la Sapienza Università di Roma ha sottolineato che “il progetto ILIAD include anche un’analisi delle potenzialità della rinnovabili marine, dall’eolico offshore al moto ondoso, evidenziando le aree a maggiore potenzialità e fornendo dati previsionali sulla producibilità di queste promettenti fonti di energia pulita”.