Una nuova nave ad ammoniaca sarà testata in Europa
L’armatore Eidesvik Offshore e i suoi partner renderanno “Viking Energy” la prima nave da supporto per operazioni in piattaforma (in inglese Platform Supply Vessel – PSV) alimentata ad ammoniaca al mondo. Nel 2026, la nave sarà al servizio di Equinor, riducendo le emissioni di gas serra del 70 percento o più.
Dietro l’iniziativa c’è il progetto Apollo che, con 5 milioni di euro di supporto UE, sta mettendo a punto un motore a doppio combustibile in grado di funzionare con ammoniaca. Il progetto ha effettuato un ordine di acquisto per il motore Wärtsilä 25 e il sistema completo di fornitura di gas combustibile a luglio.
La nave di rifornimento della piattaforma è di proprietà e gestita da Eidesvik Offshore; l’armatore norvegese dimostrerà la tecnologia in un ambiente operativo nell’ambito di un contratto per Equinor.
“Apollo rappresenta un passo importante nel nostro percorso verso operazioni di spedizione senza emissioni di carbonio. Eidesvik ha una storia unica come pioniere nel presentare nuove tecnologie per ridurre le emissioni e siamo orgogliosi di assumere ancora una volta questo ruolo al fianco di Equinor”, afferma il CEO e Presidente di Eidesvik Offshore, Gitte Gard Talmo.
I partner prepareranno diversi design e concetti modulari, consentendo la rapida adozione di motori ad ammoniaca come alternativa sia per le navi esistenti che per quelle nuove. VTT guida il lavoro per adattare gli apprendimenti dalla nave dimostrativa ad altri tipi di imbarcazioni. Il concetto includerà sistemi di sicurezza e monitoraggio e sistemi di fornitura di gas combustibile. I servizi di progettazione navale saranno forniti da Breeze Ship Design e la soluzione completa dal motore ad ammoniaca, al sistema di fornitura di gas combustibile e al contratto di servizio sono forniti da Wärtsilä.
Cambiamento di mercato in tempo per il 2030
Le emissioni derivanti dal trasporto marittimo rappresentano una sfida importante e l’industria europea ha la missione di ridurre le proprie emissioni di gas serra del 50 percento entro il 2030. Il concetto Apollo può svolgere un ruolo fondamentale nel dimostrare le soluzioni necessarie, poiché la tecnologia si adatterà a gran parte della flotta europea.
Il progetto sarà adattato per consentire ad armatori, progettisti navali, cantieri navali, agenzie di classificazione e compagnie assicurative di adottare la soluzione Apollo nei loro processi decisionali già a partire dal 2027. Norwegian Maritime CleanTech sta guidando il progetto UE.
“Questo sarà un vero punto di svolta quando si tratterà di raggiungere gli obiettivi climatici per il 2030, in quanto può essere adattato praticamente a tutti i tipi di imbarcazioni, sia sulla piattaforma norvegese che a livello internazionale. Il potenziale di mercato del concetto è enorme”, afferma il CEO di Maritime CleanTech, Ada M. Jakobsen.
I partner mapperanno inoltre l’attuale filiera di fornitura dell’ammoniaca verde in Europa e definiranno le infrastrutture di rifornimento necessarie per servire le imbarcazioni marittime e fluviali.
Il progetto Apollo, che ha ricevuto finanziamenti tramite il programma Horizon Europe dell’UE, è gestito da un consorzio di otto aziende e istituzioni europee. Il National Centre for Scientific Research Demokritos è responsabile della valutazione dei criteri di sicurezza, mentre i partner VTT e l’appaltatore e armatore belga DEME simuleranno altri tipi di imbarcazioni e scenari operativi per illustrare la capacità di trasferire la tecnologia ad altri segmenti del settore delle spedizioni.
La Viking Energy è anche una nave dimostrativa del progetto ShipFC, finanziato dall’UE, che mira a sperimentare celle a combustibile alimentate ad ammoniaca.
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