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Prezzo gas in bolletta, Nesci (Udicon) “Modificare la delibera Arera per evitare uno scenario drammatico per le famiglie”

L'Udicon: "Si potrebbe addirittura perseguire l’obiettivo dell’abbattimento permanente degli oneri di sistema, almeno fino alla fine della crisi"

Roma 2/08/2022 – “La situazione è critica ma in autunno rischia di diventare drammatica. La delibera di Arera del 2018 che prevede la socializzazione degli oneri non esigibili, rischia di scaricare sul resto dei consumatori distacchi e fallimenti d’impresa dei fornitori e va al più presto modificata”, così in una nota il Presidente nazionale Udicon, Denis Nesci.

“Solo nel 2021 il buco da coprire dovuto ai conti non saldati e allo stop dei servizi ha toccato i 700 milioni. Ora che i prezzi del gas alle stelle stanno mettendo a rischio la stabilità dell’intera filiera energetica, diventa pesante digerire la socializzazione degli oneri di sistema, con i conti delle famiglie già in rosso a causa dei rincari generalizzati”, prosegue Nesci.

“Sono mesi che per evitare il rischio di aggravio delle bollette, sosteniamo l’ipotesi di un tetto al prezzo del gas e più trasparenza per le singole voci in bolletta per quanto riguarda gli oneri di sistema. Vista la situazione e l’allarme lanciato da Arera, si potrebbe addirittura perseguire l’obiettivo dell’abbattimento permanente degli oneri di sistema, almeno fino alla fine della crisi. Mentre il governo in carica per gli affari correnti si appresta a varare l’ennesimo decreto aiuti, ci auguriamo che in autunno il nuovo Governo sappia fronteggiare una crisi energetica epocale con decisione ed estrema fermezza”, conclude Nesci.

Arera ha annunciato di voler introdurre nuove modalità di aggiornamento delle tariffe del gas. Dal 1°ottobre cambia il metodo di aggiornamento dei costi del gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa). Questo aggiornamento sarà mensile e non più trimestrale per fronteggiare la drammatica crescita dei prezzi all’ingrosso dell’energia, legata al conflitto in Ucraina e alla riduzione dei flussi di gas della Russia. In questo modo l’Autorità vuole superare l’uso delle quotazioni a termine e intercettare possibili azioni di riduzione del prezzo del gas. Previsto anche un tavolo tecnico emergenziale tra Arera e Associazioni di Consumatori per definire ulteriori forme di comunicazione e informazione e rendere l’intero processo il più trasparente ed efficace possibile.