Presentato a Ecoforum 2022 il Report di sostenibilità 2021 di Itelyum, da cui emerge che in coerenza con il proprio ruolo di azienda leader in Italia per l’economia circolare dei rifiuti speciali, Itelyum è impegnata nel trainare le proprie filiere verso modelli di produzione e consumo più sostenibili.
“Il 2021 – ha spiegato Marco Codognola, Amministratore Delegato Itelyum – è stato un anno importante per il nostro Gruppo che ha rafforzato la propria strategia di sostenibilità basata su un business model circolare. Con la nuova compagine azionaria, intendiamo proseguire nel percorso di crescita, attraverso un piano industriale che prevede ambiziosi progetti di crescita organica e per linee esterne, incentrato sull’innovazione tecnologica volta al consolidamento delle filiere in cui operiamo e all’esportazione del nostro modello in nuove filiere, offrendo al mercato one stop shop di eccellenza. La situazione geopolitica attuale, oltre ad essere causa di grandi sofferenze, pone tutti noi di fronte a nuove e impegnative sfide sulla strada della transizione ecologica. Riteniamo di poter dare il nostro contributo, a partire dalla promozione delle migliori tecnologie per il riciclo e la rigenerazione dei materiali”.
Player protagonista a livello nazionale e continentale per la rigenerazione degli oli usati, la produzione e purificazione dei solventi e i servizi ambientali per l’industria, Itelyum gestisce un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, compresi i rifiuti speciali intermediati e trasportati, ottenendo indici di circolarità superiori all’85%.
L’impatto di Itelyum, in base all’approccio LCA (Life Cycle Assessment) è climate positive. Grazie a questa “eccellenza”, nel solo 2021 il Gruppo ha evitato l’emissione di circa 270.000 tonnellate di CO2, al netto dei propri impianti (oltre 470.000 se considerate al lordo).
La strategia di sostenibilità di Itelyum nel 2021 è stata ancor più rafforzata dall’emissione di un Sustainability – linked Bond che sancisce l’impegno dell’azienda anche verso la comunità degli investitori. Il Bond è costruito infatti sulla base di due target di sostenibilità, due impegni vincolanti collegati alla cedola: aumentare del 25% rispetto al 2020 le emissioni evitate grazie ai prodotti venduti entro il 2025 e aumentare del 25% i rifiuti inviati a destinazioni circolari (rigenerazione, riciclo, trattamento acque e recupero) entro il 2025, rispetto al 2020.
Già a fine 2021 il primo indicatore che riguarda le emissioni evitate è aumentato del 10%, passando da 430.450 tonnellate a 473.783 mentre il secondo del 14%, passando da 574.184 tonnellate a 653.919.
Entrambi gli indicatori superano, e quindi confermano, il raggiungimento degli obiettivi– non vincolanti- del 2021 e, altresì, confermano il trend per il raggiungimento dei target che Itelyum si è prefissata per il 2025.
Itelyum inoltre nel 2021 ha investito in ricerca e sviluppo 1.738.612 euro.
Itelyum, nel corso del 2021, ha continuato a crescere: sono ormai oltre 1000le persone che contribuiscono ogni giorno con il proprio lavoro e le proprie competenze, al percorso di sviluppo sostenibile del Gruppo.
In coerenza col proprio ruolo di leader dell’economia circolare e, quindi, della sostenibilità ambientale, Itelyum ha lavorato nel 2021 per rafforzare il proprio impegno sociale verso i territori in cui opera, attraverso l’avvio del progetto “Obiettivo Sostenibilità Scuole”: un percorso partecipato con docenti e studenti, volto a trasmettere i valori del Green Deal e gli obiettivi dell’Agenda 2030, attraverso un portale web e un ciclo di incontri che mettono in relazione le scuole, le Istituzioni e i professionisti della sostenibilità con focus sull’economia circolare, l’innovazione digitale, la parità di genere e la formazione STEM.
“Innovare i sistemi di raccolta differenziata, la rete impiantistica di riciclo e portare avanti progetti faro: queste – ha dichiarato il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani– sono le linee guida che riteniamo debbano essere seguite nel nostro Paese per i primi cantieri dell’economia circolare dopo la chiusura dei bandi e degli avvisi pubblici sul PNRR da parte del Ministero della Transizione Ecologica. Fortunatamente l’Italia parte da una situazione positiva sotto determinati aspetti, grazie a soggetti che rappresentano best practice a livello europeo. Tra questi sicuramente c’è Itelyum: i numeri che raccontano quanto è stato fatto nel 2021 e le proiezioni future ci dicono che gli investimenti in innovazione portano a risultati ambientali di assoluto rilievo, che contribuiscono ad un’evoluzione dell’economia sempre più circolare e sostenibile”.
Oggi il mondo Itelyum è composto da tre divisioni: Regeneration, azienda che si occupa di rigenerazione- degli oli minerali esausti con due impianti, uno a Pieve Fissiraga (LO) e uno a Ceccano (FR); Purification, azienda che si occupa di produzione e commercializzazione di solventi da valorizzazione di reflui chimici e di solventi ad alta purezza e da alcuni anni produttore di starting material per l’industria farmaceutica; Soluzioni per l’Ambiente, divisione composta da diverse società che integrano una gamma articolata e completa di servizi ambientali per i produttori di rifiuti speciali, con un ruolo attivo anche nel comparto della raccolta dei rifiuti pericolosi.